10 novembre 2008

Pbc «Ospedale unico, da 17 sindaci un inquietante cambio di rotta» «La scelta di Palmi è destituita di fondamento. Gazzetta del sud 10.11.08


Piana Secondo Saccomanno (Agorà) e Bellofiore e Rizzo (Pbc)
«Ospedale unico, da 17 sindaci un inquietante cambio di rotta» «La scelta di Palmi è destituita di fondamento: tutto deve ancora passare al vaglio del Consiglio regionale»

Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Giacomo Saccomanno di "Agorà Calabria" e i due coordinatori di Pbc, regionale e locale, Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo, tornano sulla scelta di costruire a Palmi il nuovo Ospedale della Piana e in particolare sul parere positivo su tale scelta di 17 sindaci della Piana, parere positivo esteso anche al potenziamento dell'ospedale di Polistena.
«Una scelta – scrivono – completamente destituita di fondamento, in quanto le procedure istituzionali da seguire per arrivare a una decisione in merito devono, necessariamente, passare ancora attraverso la revisione del Piano sanitario regionale della terza Commissione regionale sanità e il voto finale del Consiglio regionale. Al momento – puntualizzano – addirittura non si può neanche parlare di una volontà del Consiglio provinciale di Reggio di cedere i suoi terreni per il nuovo ospedale perché anche questa decisione deve passare dal voto del Consiglio. Sarebbe bastata un lettura del Psr per evitare di rilasciare informazioni alla stampa false e fuorvianti dalla realtà».
Per coloro che affermano il contrario, Pbc e Agorà Calabria «rimangono in attesa di una smentita con indicazione del numero di pagina del nuovo Psr dove è scritto che Palmi è già sede designata». Pbc e Agorà Calabria rilevano ancora una serie di azioni «poste in essere anche da sindaci all'infuori dei canali istituzionali per tentare di stravolgere e sovvertire il voto libero, democratico e pubblico emesso all'interno della Conferenza dei Sindaci, in un momento in cui non vi erano interessi di altra natura. Stranamente, senza alcun elemento nuovo, sembrerebbe che alcuni di questi sindaci abbiano firmato un documento che contrasterebbe con la votazione del 3 ottobre 2007, stravolgendo la posizione assunta in una conferenza pubblica ed istituzionale».
Da qui in avanti, Pbc e Agorà Calabria passano a formulare una serie di interrogativi: «Ci si chiede: come mai vi è stato questo cambiamento di rotta? Come mai i sindaci non hanno ritenuto di rispettare la volontà popolare manifestata da decine di migliaia di firme di loro cittadini? A che titolo hanno firmato un documento al di fuori delle sedi istituzionali e senza convocare una nuova conferenza o quanto meno il proprio consiglio comunale? Vi sono state delle pressioni che hanno fatto cambiare l'indirizzo istituzionale?. Sono questi tutti interrogativi che, messi assieme a tutti gli altri fatti già segnalati, rendono la vicenda preoccupante ed inquietante – chiudono così il comunicato congiunto i due organismi – in riferimento a quali veri interessi vi siano dietro la scelta della struttura ospedaliera».