14 novembre 2008

La denuncia della Lista Civica Nazionale “Per il Bene Comune” Chirurgia, lavori fermi al nosocomio di Gioia Tauro


Il Quotidiano del 13 nov. 08 - di Simona Gerace
GIOIA TAURO - Sono ancora fermi i lavori di ripristino del reparto di Chirurgia dell'Ospedale “Giovanni XXIII” di Gioia Tauro. A denunciare la situazione è la lista civica nazionale “Per il bene comune” che non si rassegna ad accettare passivamente la chiusura di una struttura un tempo considerata il “fio - re all'occhiello della Piana. «Ancora è tutto fermo e non c'è nessuna ditta e nessun operaio al “Giovanni XXIII” - è scritto in un comunicato - la mancata manutenzione quotidiana e il misterioso fermo dei lavori per l'Utic, terapia intensiva, Pronto Soccorso ed altro, ha innescato una pericolosa interruzione di pubblico servizio che preoccupa il vasto bacino d'utenza e, soprattutto le persone ad “alto rischio”. I lavori nel reparto di Chirurgia - si legge ancora - latitano, e questo ci preoccupa visto che le esperienze precedenti di sistemazione dei reparti salvavita non si sa ad opera di chi, da quando e perché sono stati interrotti ». Queste le denuncie della lista “Per il bene comune” che chiede spiegazioni di tali “incompiuti” agli organi competenti. «Per queste gravissime incongruenze - si legge nella nota - gradiremmo una risposta autorevole da parte del massimo dirigente dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, Massimo Cetola, il quale, riteniamo, sia stato informato sulle “stranezze” che caratterizzano la storia dello sfascio di questo Ospedale dei lavoratori del Porto, dell'area del quadrilatero industriale e di una grossa fetta di utenza della Piana di Gioia Tauro». Ma la lotta della lista non si ferma qui, infatti - come è esplicitato nel comunicato - «si sta preparando un fitto e documentato dossier che verrà consegnato al Procuratore della Repubblica. In esso sarà ricostruita la storia delle inadempienze, dei fermi “seco - lari” di vari lavori, e delle omissioni che hanno distrutto un nosocomio 'avanguardia mettendo in serio pericolo la vita di cittadini e lavoratori. Intanto - conclude la nota - auspichiamo che sui lavori urgenti da effettuare al Giovanni XXIII possa pervenire al più presto una voce chiara ed autorevole, capace di ridare un minimo di serenità ad un bacino d'utenza “provato” da dubbi e incertezze sulle prestazioni sanitarie». s.g.