5 novembre 2008

Calabria Ora del 4.11.08Gioia, la Lista Civica Nazionale Pbc contro l’ampliamento della discarica di Veolia

Gioia, la civica contro l’ampliamento della discarica di Veolia - La lista civica nazionale “Per il bene comune” si oppone all’ampliamento della discarica di contrada Marrella.

GIOIA TAURO

Pbc ieri ha diramato un comunicato stampa a firma dei coordinatori regionale e cittadino Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo per comunicare che «con una relazione scritta presentata alla Regione Calabria, alla Provincia, alla Commissione straordinaria del Comune di Gioia, al commissario per l’emergenza ambientale, al direttore generale Arpacal, al commissario straordinario Asp, si è opposta alla richiesta di ampliamento, avanzata dalla società Veolìa servizi ambientali Tecnitalia spa alla Regione di ben 126.016 metri cubi della discarica di contrada Marrella». «E’ un attacco su tutti i fronti quello sferrato al territorio, all’ambiente e alla salute dei cittadini della Piana dalla società Veolìa, nell’indifferenza totale dei nostri politici e amministratori locali che dovrebbero tutelarci – scrivono i coordinatori - Si chiede come sia possibile di poter allargare la discarica di Marrella senza prevedere le ripercussioni negative che ne deriverebbero per la popolazione vicina, che già vive una situazione territoriale, di salute pubblica e di inquinamento ambientale drammatica e pericolosa – si legge – derivante dall’ospitare, in un’area ristretta la folta presenza di mega inceneritori, centrali turbogas, discariche e depuratori». E ancora continuano: «Il tutto in un contesto di totale assenza di dati ufficiali su monitoraggi ambientali e controlli sanitari che dovevano essere svolti nella zona dagli enti preposti a tutela dei cittadini. E’ inconcepibile e paradossale pensare che l’ampliamento della discarica viene richiesto per una zona dove è in funzione un inceneritore, che le discariche dovrebbe eliminarle». La lista Pbc, convinta che «non si possa continuare a concentrare tutti gli impianti più inquinanti nella Piana si opporrà legalmente a tali esagerazioni anche, se ne ricorreranno estremi, al Tar di Reggio a difesa del bene primario inviolabile della salute pubblica dei cittadini».