Continua la lotta portata avanti dalla lista civica “Per il bene comune” contro la realizzazione del nuovo ospedale nella Piana. Questa volta però la polemica si sposta sul terreno in cui dovrebbe sorgere il nuovo presidio ospedaliero a Palmi, e in particolare sulla sua gratuità. Lo stessoPbc, dopo aver appreso che «al posto di terreni gratis si incomincia a parlare di cessione a prezzi irrisorio», attacca ancora una volta la scelta «antidemocratica e fortemente campanilistica». Già in precedenza aveva sollevato la questione definendo la gratuità del suolo di Palmi «un falso». «Per queste dichiarazioni – affermano il coordinatore del Pbc di Gioia Tauro, Iacopo Rizzo, e il coordinatore regionale, Renato Bellofiore – siamo stati derisi, oggi non siamo quindi stupiti ma non possiamo non essere preoccupati perché questa è un’ulteriore dimostrazione di come non si rispettino i cittadini e si continui in maniera strumentale a prenderli in giro». Non si dicono sorpresi ma molto turbati quindi i due coordinatori che mettono pure in evidenzia «la probabile chiusura e la conseguente probabile perdita del posto di lavoro per i 150 dipendenti dell’istituto agrario. Si vuole quindi semplicemente distruggere una scuola – scrivono in una nota – che ha quasi 100 anni di storia senza neanche preoccuparsi delle possibili conseguenze economiche e sociali». Quello a cui non si tiene in considerazione, secondo il Pbc, sono inoltre i vantaggi dati dal risparmio dell’energia elettrica, se la struttura ricadrà nel suolo di Cannavà di Rizziconi, «in base a una convenzione tra la centrale turbogas e il comune di Rizziconi, verrà concessa gratuitamente con evidenti vantaggi gestionali per il nuovo nosocomio». Dal Pbc arrivano comunque ancora segnali di fiducia per il buon esito della vicenda che continuerà ad «opporsi agli interessi di pochi politici che vanno a danno della collettività e a tali atteggiamenti, perché ritiene sia immorale continuare a mentire e andare avanti su questa strada senza spiegarne le motivazioni, senza prendere in considerazione le perplessità più volte sollevate e soprattutto la volontà popolare e il buon senso».