4 ottobre 2008

Da Calabria Ora del 4 ottobre 2008 Gioia Tauro, Centro per l’impiego preoccupazione del Pbc



Gioia Tauro, Centro per l’impiego

preoccupazione del Pbc

Flavia Amato

Ancora una volta la lista civica nazionale Per il bene comune si fa portatrice di una richiesta urgente di chiarimenti. Questa volta l’attenzione è nei confronti «della paventata ipotesi di chiusura del Centro per l’impiego di Gioia». Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo, rispettivamente coordinatori regionale e locale del Pbc scrivono al presidente della Provincia Giuseppe Morabito e ai commissari straordinari del Comune di Gioia per esprimere «stupore, indignazione e preoccupazione per la paventata chiusura di un altro centro di eccellenza della Pubblica amministrazione, con possibili ricadute negative sul personale, sulla città e sull’intera Piana». I coordinatori del Pbc chiedono l’intervento immediato «per risolvere il problema in maniera definitiva, valutando anche la possibilità che l’ufficio sia spostato, sempre all’interno della città di Gioia, in locali di proprietà o a disposizione del Comune di Gioia» anche in considerazione «dell’elevato numero di personale qualificato impiegato e della ricaduta economica in un centro cittadino ad alto tasso di disoccupazione, nonché la mortificazione ulteriore per la cittadina di Gioia derivante dalla possibilità di perdere il Cpi per una somma pari a 32.000 euro annui». «L’ufficio del lavoro di Gioia, oggi Centro per l’impiego, da sempre è stato ed è riferimento per tutta la Piana – si legge nella missiva – Quindi da quasi 30 anni i 33 Comuni della Piana fanno riferimento all’ufficio gioiese. Alla fine degli anni ’90 con il passaggio delle competenze dal ministero agli Enti Locali, nello specifico la Provincia, sono stati istituiti i Centri per l’impiego. L’ufficio di Gioia oggi è un fiore all’occhiello dell’Ente Provincia e per la città, constando di 30 unità lavorative effettive che superano le 60 unità giornaliere nei periodi in cui si attuano i progetti di revisione liste e consulenza alle aziende».