28 ottobre 2009

GIOIA TAURO CITTADINANZA DEMOCRATICA CRITICHE AL GOVERNATORE LOIERO «GIOIA TAURO ZONA FRANCA»


Da il Quotidiano del 27.1.09 di ALBERTO PETRELLI
GIOIA TAURO - «Gioia Tauro rappresenta il quadro di una situazione desolante ed avvilente
di una città “mondiale”»: parole di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo che, in una nota, lanciano pesanti accuse nei confronti di Agazio Loiero, il quale avrebbe effettuato un “voltafaccia”in occasione della «localizzazione della “zona franca”, dal governatore della Calabria Agazio Loiero, che è arrivato a dimenticare tante e tante pubbliche dichiarazioni e, in particolare, anche un'intervista rilasciata ad un importante quotidiano economico:la zona franca vogliamo farla a Gioia Tauro e non a Lamezia Terme, che però con l'aeroporto, il mare e l'autostrada è ad un tiro di schioppo ». Si fa riferimento all'entrata in vigore di 22 nuove zone franche, ed alla Calabria ne sarebbero toccate ben due, le quali, secondo le intenzioni di Loiero riportate dal movimento gioiese, dovrebbero essere dislocate a Lamezia Terme. «Cittadinanza Democratica - si legge nella nota – crede che non sia poco quel che è stato sottratto a Gioia Tauro dalla Regione che proprio da Gioia incassa una fetta non trascurabile di risorse provenienti dall'attività del Porto. Perchè le zone franche urbane che presto diventeranno realtà ricalcano l'esperienza francese e prevedono un sostegno alle nuove imprese ed a quelle già esistenti nelle aree più disagiate. In particolare le agevolazioni previste per le nuove imprese consistono nell'esenzione dalle imposte sui redditi, dall'Irap e dall'Ici e nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali». Emerge quindi un dato sconcertante,che secondo Cittadinanza Democratica metterebbe ancora di più in ginocchio il Porto di Gioia, che in questi ultimi mesi non sta di certo passando un buon momento. «Ci si ricorda della Piana di Gioia Tauro e del suo porto – continuano Bellofiore e Rizzo – solo quando vi è da impiantare megaimpianti inquinanti che nessuno vuole, per il resto vi è l'assoluto abbandono. Basti pensare all'impostazione e alle opere della vicenda dell'ospedale unico e del “Giovanni XXIII”(con sofisticate e costose apparecchiature da diversi anni “in deposito” - vedi Utic) in una polveriera ad altissimo rischio infortunistico». L'attesa è dunque per il 28 ottobre, quando la delegazione dei sindaci calabresi approderà a Roma per definirei termini della realizzazione delle zone franche.