UN “GIALLO”, quello dell’Ospedale Nuovo della Piana, annunciato due anni fa da Loiero come di imminente costruzione e a tutt’oggi rimasto infognato invece tra le paludi della burocrazia e della non-decisione della classe politica regionale, che qualcuno ha tentato tuttavia di risolvere a colpi di carte bollate. Parliamo del “Comitato spontaneo di cittadini pro Ospedale Unico della Piana”: un movimento spontaneo sorto da qualche anno con il preciso obiettivo di combattere il progetto di un ennesimo mezzo-ospedale per il territorio proponendo, per converso, l’idea di un polo sanitario «unico» per la Piana - sul modello degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria - in grado di garantire un’offerta sanitaria adeguata ai 180 mila abitanti del comprensorio. Gli attivisti del “Comitato pro Ospedale Unico”, su tutti gli avvocati Giacomo Saccomanno e Renato Bellofiore e l’architetto Jacopo Rizzo, da due anni ci Stanno provando in tutti i modi a smascherare le contraddizioni legate all’orientamento della Regione Calabria di costruire un nuovo ospedale a Palmi, bypassando la volontà del territorio che, attraverso 22 sindaci su 26 presenti a una conferenza degli amministratori tenutasi nell’ottobre 2007, si era espressa a larghissima maggioranza per la scelta di Cannavà, una contrada di Rizziconi a due passi dallo svincolo autostradale di Gioia e baricentrica rispetto alla conformazione geografica della Piana, come sito dove far sorgere il presidio ospedaliero. Tra esposti-denuncia alla magistratura e ricorsi al Tar per ottenere il diritto all’accesso agli atti del progetto Ospedale Nuovo della Piana da parte dell’Asp 5,il comitato cittadino guidato da Bellofiore, Rizzo e Saccomanno ha accertato infatti che,malgrado i proclami e le rassicurazioni degli amministratori locali e provinciali, il sito individuato a Palmi per l’edificazione del nosocomio, non è ancora affatto «nella disponibilità del demanio» come strombazzato ai quattro venti. L’area, che corrisponde al parco agrario della scuola agraria «G.Ferraris», proprio a ridosso dello svincolo A3 di Palmi e dell’ingresso della città in Piazzale Trodio, risulta infatti ancora «non ceduta a titolo gratuito» formalmente all’Asp 5 per portare avanti il progetto della struttura sanitaria. Mentre dunque, la progettazione preliminare dell’Ospedale Nuovo (che doveva essere pronta entro due mesi dal novembre dello scorso anno e di cui ufficialmente ancora non si sa nulla) è partita quasi da un anno, con l’affidamento dell’incarico di responsabile unico del procedimento all’ingegnere Francesco Costantino della stessa Asp e la previsione di ingenti oneri finanziari, da parte dell’amministrazione provinciale di Reggio (che ha titolarità sugli edifici scolastici) vi è stata solo «una disponibilità alla cessione » del suolo, come testimonia una nota firmata nel novembre 2008dallo stesso Giuseppe Quirini Zannini, prefetto e soggetto attuatore della costruzione del Nuovo Ospedale della Piana. Insomma, l’Asp 5, per far partire l’iter di progettazione ha dato per fatta l’acquisizione del terreno di contrada San Gaetano a Palmi,mentre il responsabile nominato dalla Regione per sovrintendere alla costruzione del nuovo ospedale, parla solo di disponibilità alla cessione » da parte della Provincia. Sulla scorta di questa palese discrasia, il “Comitato pro Ospedale Unico” ha chiesto più volte il sequestro degli atti alla magistratura per fare chiarezza, visto che tra l’altro «verranno sborsate somme di danaro pubblico per progettare una struttura che alla fine non è manco certo se e dove sarà costruita», come ha puntualizzato Renato Bellofiore. «Come comitato- ha aggiunto l’avvocato di Gioia - stiamo verificando la sussistenza di un possibile vincolo insuperabile di destinazione d’uso scolastico sul Parco della scuola agraria di Palmi, così lo stesso Catasto di Reggio ha risposto all’amministrazione provinciale quando venne richiesta la voltura dell’intestazione del terreno dal “Patronato Regina Elena” che regalò i terreni alla Scuola nel 1908. Qualora dovesse verificarsi una circostanza del genere, ci chiediamo chi pagherà i soldi impegnati per la progettazione preliminare, il responsabile unico del procedimento e tutte le altre spese successive».
13 ottobre 2009
FOCUS SUL SISTEMA SANITÀ. IRRISOLTO L’INGHIPPO DEI TERRENI PER LA COSTRUZIONE DELLA STRUTTURA
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rassegna stampa Cittadinanza Democratica