18 ottobre 2009

DA IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA DEL 18.10.09 «NOI CONTRO LA MAFIA A GIOIA TAURO»

Da Il Quotidiano della Calabria del 18.10.09 di Nicola Orso
GIOIA TAURO –
Cittadinanza Democratica è un’associazione impegnata su diversi fronti della vita sociale cittadina e pianigiana. Le problematiche di cui si occupa vanno dalla sanità all´ambiente. Le battaglie, ad esempio, che riguardano l’ospedale “Giovanni XXIII” di Gioia Tauro sono quasi “pane quotidiano” di questa associazione, della quale Renato Bellofiore è presidente. All´avvocato Bellofiore abbiamo rivolto alcune domande sull’atavico e devastante fenomeno mafioso presente in città.
Avvocato Bellofiore, qual è l’impegno di Cittadinanza Democratica contro il fenomeno mafioso a Gioia Tauro? Avete programmi, strategie?
«E’ necessario attivarsi affinché ci sia uno sforzo congiunto per “educare” le coscienze alle tematiche della legalità. La debolezza della parte sana, fatta di non risposte, induce i cittadini ad un lassismo rassegnato. C´è bisogno di risposte con duplice valenza e competenza da parte di organi diversi. Risposte propositive che devono provenire dagli enti locali, in particolare dai Comuni, a cui Cittadinanza Democratica tenderà, fatte di formazione ed educazione scolastica alla legalità, sostegno al lavoro giovanile, confronto e supporto reciproco con le associazioni e di aiuto alle famiglie in difficoltà, cui spesso si sostituisce la criminalità».
Si spieghi meglio
«E’ fondamentale il rispetto delle norme e delle regole, in primis Cittadinanza Democratica promuoverà con forza l’assoluta trasparenza degli atti amministrativi comunali ».
Qual è il vostro programma?
«Il nostro programma reputa di enorme valore la promozione di tutte le attività sportive di cui si fregia la realtà gioiese, perché è educando e togliendo i ragazzi dalla strada che si gettano le basi per il rispetto della legalità e il riscatto dell’intera città. Risposte repressive di competenza della Magistratura e degli organi inquirenti, non intese come mero inasprimento delle pene, che pure è importante, quanto come una serie di azioni volte a colpire il patrimonio della criminalità, derivante da attività illecite. Occorre ridurre i tempi biblici che separano il sequestro del patrimonio dalla confisca a favore degli Enti Locali ».
La politica locale, ci riferiamo ai partiti, sembra titubante nell´affrontare i temi della criminalità. Su questo fronte i partiti latitano da molto tempo. Che interpretazione dare?
«Occorre superare l’indifferenza e l’acquiescenza ma non solo sul fronte criminalità. A Gioia penso che non si possa parlare di latitanza solo su questo. Cittadinanza Democratica nasce proprio dalla constatazione di vivere in un territorio devastato e “venduto” da una politica locale assente oltre che miope ed incapace di risolvere i problemi. Si pensi solo alle grandi manifestazioni svoltesi in città negli ultimi anni – in cui si sono impegnati tutti i membri di Cittadinanza Democratica - sulla tutela e il rispetto dell’ambiente del territorio e della salute pubblica che hanno fermato fino ad oggi la realizzazione del raddoppio dell’inceneritore, e impedito che si bruciassero qui i rifiuti di tutta la Calabria, e quelle sulla sanità che hanno permesso la riapertura delle sale operatorie e del reparto di Chirurgia del Giovanni XXIII. Manifestazioni che hanno visto la presenza di migliaia di persone in corteo ma che hanno registrato l’assenza della politica cittadina. Molti partiti esistono solo sulla carta, non si riuniscono mai e aprono le sezioni soltanto a due mesi dalle elezioni. Cittadinanza Democratica non vuole essere latitante né potrebbe farlo, perché chiederà il consenso agli elettori sui programmi in cui crede e che porta avanti sul campo».