Da il Quotidiano del 14 sett. 08. Il no del Movimento “Pbc” all’ampliamento del sito di Marrella «La discarica non si ingrandisca»
Gioia Tauro. Il no del movimento “Pbc” all’ampliamento del sito di Marrella «La discarica non si ingrandisca» Gli ambientalisti: «È l’ennesima violenza al territorio»
di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - Secondo il Movimento nazionale “Per il bene comune” la richiesta di ampliamento della discarica sita in contrada Marrella avanzata dalla società francese Veolia-Tecnitalia che gestisce l’incerenitore di Gioia Tauro sarebbe un’ulteriore “violenza” all’ambiente, già abbondantemente compromesso. “Quest’ultima richiesta della Veolia - scrivono in un comunicato Iacopo Rizzo e Renato Bellofiore, rispettivamente coordinatore locale e responsabile regionale del Movimento - con l’altra aggiuntiva, precedentemente inoltrata sempre dalla stessa società, di avere altri 44 ettari di terreno in contrada Zimbario di Rosarno da adibire a discarica per 1.000.000 di mc di ceneri da combustione di rifiuti altamente tossici, è l’ennesima dimostrazione dell’inutilità degli inceneritori comequello che è in funzione a Gioia Tauro”. Nella nota diffusa alla stampa, Rizzo e Bellofiore dichiarano di essere preoccupati per la salute pubblica e affermano di non sentirsi rassicurati da chi, avendo interessi diretti in gioco, sostiene che l’inquinamento sarà accettabile e comunque nella norma. Gli esponenti della Lista civica nazionale “Pbc” aggiungono ancora: “Non possiamo più sopportare in silenzio che molti camion - circa 175 al giorno - che trasportano l’immondizia perdano continuamente liquidi e percolato sulle strade cittadine del capoluogo della Piana e del Bosco di Rosarno, rendendole pericolose per la circolazione. Non possiamo, altresì, guardare con serenità alla discarica di contrada Marrella quando assistiamo ad incendi come quello del 15 agosto scorso che ha provocato una dannosissima nube tossica estesasi a Rizziconi e a Gioia, costringendo la popolazione a sigillarsi in casa, nonostante il caldo.Come mai ribadiscono i coodinatori del Pbc - prima di parlare di ampliamento nessuno si preoccupa dei miasmi che quotidianamente arrivano da quella discarica? Perché nessuno dei nostri politici e degli amministratori comunali si preoccupa dell’incremento di patologie tumorali che si stanno registrando nel territorio?”
A fronte di tale situazione il movimento Pbc da sempre indica quella che definisce la madre di tutte le soluzioni, ossia, la riduzione degli imballaggi a monte, centri di compostaggio, raccolta differenziata porta e porta e, per il residuo, sistemi come il trattamento dei rifiuti a freddo. Secondo Pbc queste sono le soluzioni ottimali che creerebbero posti di lavoro e trasformerebbero i rifiuti in risorsa.