
Gioia Con la chiusura di Cardiologia e il guasto in Chirurgia
Ospedale "Giovanni XXIII" Pbc e Pd paventano la paralisi
GIOIA TAURO
Nel complesso ospedaliero "Giovanni XXIII" l'aria diventa sempre più irrespirabile per quanto verificatosi con la chiusura di Cardiologia e per il guasto al gruppo elettrogeno di Chirurgia per cui si attende un tecnico che ponga rimedio. Del continuo peggioramento della situazione si fanno interpreti Renato Bellofiore, coordinatore regionale del Movimento politico "Per il Bene Comune", e i due referenti locali del Pd, Cosimo Nunzio Altomonte e Nunzio Candido.
Dice Bellofiore: «Sorvolando con "scioltezza" per lunghi anni sulle pressanti richieste di direttori sanitari e primari, specialmente sui lavori di competenza dell'ufficio tecnico dell'Asl (anche quelli di portata irrisoria e finanziariamente scarsamente impegnativi), si è arrivati al punto che i cittadini di Gioia Tauro e del comprensorio della Piana, nonché i lavoratori del porto e delle "aree calde" esposti agli infortuni e alle morti bianche hanno dovuto assistere, con grande sconcerto, alla chiusura (provvisoria?) del reparto di Cardiologia. Perché, per come si rileva dal verbale del vigili del fuoco, è stata rilevata l'otturazione di pluviali da erbacce e rifiuti vari e il logoramento dell'impermeabilizzazione del solaio. Ma non è finita qui. Infatti, dopo il rituale sopralluogo dei tecnici, non solo non si sa nulla del destino del reparto di Cardiologia, ma nel suo complesso la situazione del presidio risulta aggravata. I cittadini denunciano infatti che da più di una settimana si è verificato un guasto al gruppo elettrogeno della sala operatoria e quindi anche il reparto di chirurgia risulta "paralizzato"».
Dal canto loro Altomonte e Candido definiscono «agghiacciante ciò che è avvenuto nel passato remoto e presente in questo ospedale, ed è umiliante quel che accade oggigiorno. Certo è che ai danni di questa struttura, che è la più moderna e strategica di tutta