2 agosto 2009

GIOIA TAURO. LO SDEGNO DEL MOVIMENTO CIVICO “CITTADINANZA DEMOCRATICA”

“CITTADINI DEMOCRATICI”«TERRITORIO DEVASTATO DA INQUINAMENTO E DEGRADO»
da il Quotidiano della Calabria del 2.8.09 di a.p.
GIOIA TAURO - In un comunicato stampa a firma di Andrea Cento diramato da Cittadinanza Democratica, lista civica attiva da qualche tempo a Gioia Tauro, viene fatto il punto sulla situazione nella quale versa la zona tra i comuni di Gioia Tauro, Rosarno, Rizziconi e San Ferdinando, devastati dall’inquinamento di vario tipo, a seguito del quale è stato posto il divieto di balneazione dell’area della Costa Viola, con ovvie conseguenze sull’economia locale. Nel comunicato si leva un coro di sdegno e di protesta nei confronti della situazione attuale che preclude ogni possibilità di sviluppo alla zona di “Metauria”, definita nel documento come «la pattumiera regionale», a fronte del gran numero di infrastrutture obsolete ed inquinanti. Della costruzione di questi “ecomostri”, Cittadinanza Democratica accusa in maniera esplicita gli organi preposti alla tutela del territorio,evidenziando come ogni ente (dai comuni al Ministero dei Beni Culturali) abbia lasciato “campo libero” alla diffusione di tali impianti, esortando le stesse società che gestiscono tali strutture a «finanziare un sistema di monitoraggio con la presenza di laboratori di analisi di alta qualità», e chiedendo inoltre la realizzazione di «una grande struttura ospedaliera collocata nel territorio di “Metauria“». Sul divieto di balneazione, Cittadinanza Democratica lo definisce come «la punta dell’iceberg, ma quale sia la concentrazione dell’inquinamento ormai diffuso nell’aria, nell’acqua, nelle derrate alimentari, non è dato sapere». Viene evidenziato un danno economico, che molti operatori turistici stanno subendo in questo periodo cruciale per le città che si affacciano sul mare, e che fanno del turismo una delle loro principali fonti di reddito. In ultimo, viene puntualizzata la volontà del movimento riguardo una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’intera comunità, mirata agli enti governativi, affinché il territorio «non sia più percepito come contenitore di uomini-oggetto a vantaggio di altre realtà estranee alla comunità di “Metauria“».