5 agosto 2009

GIOIA TAURO DIVIETO DI BALNEABILITÀ I GESTORI DEI LIDI E CITTADINANZA DEMOCRATICA NON DEMORDONO E CHIEDONO L'INTERVENTO DELLA PROCURA


IERI RIUNIONE CON IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZADEI SINDACI. CHIAREZZA SULLE FONTI D'INQUINAMENTO

Da Gazzetta del Sud del 5.8.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Nel pomeriggio di ieri i gestori dei vari lidi del lungomare che hanno dato vita ad un comitato coordinato da Antonio Saltalamacchia, hanno adottato una decisione importante al fine di smuovere il preoccupante stato di immobilismo delle istituzioni competenti.
E già questa mattina sono previste due "trasferte" di una rappresentanza del comitato, guidato dal coordinatore di Cittadinanza Democratica avv. Renato Bellofiore e dal presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Asp 5 e sindaco di Laureana di Borrello avv. Domenico Ceravolo. L'obiettivo è incontrare il Procuratore della Repubblica di Palmi e il Comandante della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro.
Per giovedì, invece, è già stato fissato un appuntamento della delegazione con l'assessore regionale all'Ambiente, Greco, nei locali del Consiglio Regionale a Reggio Calabria.
La decisione è stata presa dopo vari interventi dei gestori, riuniti al Lido "Vulcano", dove, seppur in modo civile e democratico, si è alzato il tono della protesta, soprattutto per l'indifferenza registrata e la desolante assenza di interlocutori istituzionali. «Il Comitato spontaneo che si è formato a Gioia Tauro – ha detto Ceravolo – rappresenta un momento di grande speranza per il riscatto di un territorio mortificato. Vediamo – ha proseguito – cosa uscirà fuori dai passaggi istituzionali che si è deciso affrontare. Per prima cosa, confermo che si andrà dal Procuratore della Repubblica a segnalare una serie di iniziative da porre in essere per la repressione di eventuali reati contro l'ambiente. Ma non vi è dubbio che tutto passa attraverso l'organizzazione spontanea che i gioiesi si devono dare»: «Sento il dovere di stare accanto alle esigenze che Gioia Tauro ha in questo particolare momento, così come sarei stato accanto a qualsiasi altra esigenza del territorio. Perché quando si tratta di salute che rischia di essere compromessa, la Conferenza dei Sindaci ha il dovere di stare accanto a chi ha bisogno. Quindi oggi ci recheremo dal Procuratore della Repubblica e alla Capitaneria di Porto per verificare eventuali percorsi possibili per portare a soluzione i problemi. E giovedì a Reggio – ha concluso – porteremo questo delicato argomento all'attenzione dell'assessore Greco».
Il sostegno dell'avv. Ceravolo, spronato da Bellofiore, Rizzo e Nardi di "Cittadinanza Democratica", ha "scosso" un ambiente fortemente dimesso e sfiduciato per l'abbandono e il senso di «desolazione» che si respira tra i gestori, lasciati al loro destino. Il tratto di mare, seppur reso non balneabile, ha tuttavia fatto registrare, specialmente nelle ore pomeridiane e notturne, un afflusso intenso, tanto da rendere problematico il parcheggio delle auto. «È una reazione della popolazione gioiese, del comprensorio e dei turisti alla "mano demolitrice" dell'uomo e all'esasperante indifferenza delle istituzioni regionali e provinciali ostili nei confronti di Gioia Tauro», ha dichiarato l'avv. Renato Bellofiore. Il quale ha poi reso noto che il suo movimento politico ha già provveduto «a sporgere denuncia per i gravissimi danni ambientali» ed ha annunciato che «si andrà avanti fino a quando non verranno individuate le fonti di inquinamento. Dobbiamo e vogliamo sapere inoltre – ha sottolineato Bellofiore – se il depuratore e il termovalorizzatore dal "costoso filtro" sono stati realizzati mettendo in atto tutte le misure anti-inquinamento e se c'è qualcosa che non funziona lungo il percorso degli scarichi a mare. Su queste richieste – ha concluso – non molleremo».