31 dicembre 2009

VOLONTARI ALL'OPERA, PRANZO NATALIZIO SOLIDALE INSIEME AI MIGRANTI PARTECIPAZIONE ANCHE DI CITTADINANZA DEMOCRATICA.


Da Gazzetta del Sud del 31.12.09 di Francesco Toscano
GIOIA TAURO La Protezione civile "Le Aquile" e l'Associazione di volontariato Alaga di Gioia Tauro, nonché il gruppo ProCiv di San Ferdinando hanno organizzato un pranzo natalizio, somministrando un pasto caldo ad oltre 400 extracomunitari che hanno trovato "riparo" nello stabilimento dell'ex Opera Sila, in località Spartimento. Alla realizzazione della meritevole iniziativa di solidarietà, che ha riscontrato l'adesione dell'associazione gioiese "Cittadinanza Democratica" presente sul posto con i suoi vertici, ha collaborato anche la Caritas Diocesana e un generoso donatore gioiese che ha fatto pervenire panini imbottiti per tutti ed altri generi alimentari di prima necessità.Alla preparazione dei pasti caldi hanno provveduto i volontari dell'Alaga che hanno potuto servirsi di una cucina da campo concessa in comodato d'uso dalla Protezione civile regionale ed hanno poi servito le pietanze con il valido contributo dei della Pro.civ. presenti. L'iniziativa, che dalla mattinata si è protratta fino a pomeriggio inoltrato, ha riscontrato l'alto gradimento dei numerosi extracomunitari soggiornanti nell'area dello stabilimento dell'ex Opera Sila di Gioia Tauro e di quelli che sono confluiti per l'occasione del pranzo natalizio.L'iniziativa lodevole non è la prima in favore di questi extracomunitari, perché già da quando gli stessi si trovavano a soggiornare nell'ex cartiera di Rosarno, altre associazioni a cominciare dall'Alaga con la presidente Graziella Carbone, Aldo Nicoletta e altri, hanno portato avanti gare di beneficenza e opere di solidarietà in loro favore. Nel corso del pranzo natalizio non potevano non emergere le precarie condizioni igienico/sanitarie dei migranti e la carenza di vestiario adeguato alle condizioni climatiche stagionali e principalmente l'insufficienza assoluta di generi alimentari e di prima necessità. Per tale carenza, il responsabile delle Aquile di Gioia Tauro, Pino Praticò, ha dichiarato che i volontari della Prociv hanno organizzato una raccolta di vestiario e alimenti presso la sede della Pro Loco di Gioia Tauro in via Regina Margherita.

17 dicembre 2009

L’ALLARME DI CITTADINANZA DEMOCRATICA: «SERVONO INTERVENTI URGENTI» RESI NOTI I RISULTATI DELLA PROTEZIONE CIVILE: STATO DI DEGRADO E PERICOLO


BUDELLO A RISCHIO ESONDAZIONE

Da Il Quotidiano della Calabria del 17.12.09 di ALBERTO PETRELLI

GIOIA TAURO - La situazione del Budello preoccupa Cittadinanza Democratica. In una nota stampa rilasciata ieri, i coordinatori del movimento gioiese Bellofiore e Rizzo, rendono noto il risultato del sopralluogo effettuato agli inizi di dicembre dalla Protezione Civile di Reggio Calabria. Il sopralluogo ha portato alla luce lo stato di profondo degrado nel quale versa il torrente che costeggia Gioia Tauro e che più di una volta, negli scorsi anni, è esondato, allagando le abitazioni costruite a ridosso dell'argine del Budello. «Durante il sopralluogo citato, la Protezione civile constatava l'effettivo stato di degrado e pericolosità del torrente Budello, che in condizioni di normale piovosità - si legge nella nota - presenta criticità idraulica a causa della difficoltà del normale deflusso delle acque, con un punto situato tra il ponte sulla statale e più a valle il ponte " Tre Palmenti" e precisamente nel tratto, densamente urbanizzato, ove è ubicato il rione Valleamena ». Il resoconto, inviato alla Commissione Straordinaria che regge il comune di Gioia Tauro, pone quindi l'attenzione sullo stato di degrado e la mancata pulizia (operazione “di routine” negli anni scorsi) del torrente, che, inoltre, per l'argine artificiale costruito in passato «presenta una strozzatura che, già di per sé non garantisce il normale scorrimento e nel tratto a monte il torrente si presenta fitto di vegetazione spontanea di tipo fluviale, che se trascinata dalla piena può intasare i tombini posti più a valle con pericolo di esondazione che potrebbe interessare le zone urbanizzate circostanti». Un pericolo sempre più presente, anche alla luce del temporale che ieri ha interessato proprio la città di Gioia Tauro, a seguito del quale si è potuta notare un preoccupante innalzamento del livello del Budello, in alcuni punti davvero vicinissimo al ciglio della strada. La nota continua: «stante quanto sopra descritto, secondo la Protezione civile, si rende necessario ed urgente, da parte dell'ente competente, la sistemazione idraulica dell'asta fluviale nel tratto a monte dei tombini, la pulizia e la scolmatura fino alla foce del torrente Budello, nonché il rifacimento dell'argine dissestato, l'innalzamento degli argini laddove necessari, la costituzione di barriere protettive e delle spallette dei ponti». Un tema molto caro a Cittadinanza Democratica, quello del fiume Budello, avvallato dal parere tecnico fornito dalla Protezione Civile, che, rivolgendosi direttamente alla terna commissariale, chiede di «adottare ogni idoneo provvedimento che si rendesse necessario alla tutela della pubblica e privata incolumità ».

TORRENTE BUDELLO, A SEGUITO DELLE SEGNALAZIONI DI CITTADINANZA DEMOCRATICA LA PROTEZIONE CIVILE DA INDICAZIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA


Da Gazzetta del Sud del 17.12.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
A seguito delle segnalazioni dei coordinatori di Cittadinanza Democratica Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo sulla situazione di pericolo degli abitanti del rione Vallamena, la Protezione Civile è prontamente intervenuta e, dopo una scrupolosa ricognizione, ha inviato agli organi competenti, a cominciare dalla commissione straordinaria che regge il Comune, precise prescrizioni da effettuare a tutela della pubblica incolumità.
Appena qualche mese addietro, Cittadinanza Democratica segnalava alla commissione straordinaria e alla Protezione civile il serio pericolo di esondazione del fiume Budello, anche per la mancata opera di bonifica. Quindi, l'1 dicembre scorso la Protezione civile di Reggio, insieme a personale dell'Ufficio tecnico comunale, ispezionava il fiume Budello e, preso atto della gravità della situazione, indirizzava un rapporto alla Commissione straordinaria invitandola ad adottare immediatamente ogni provvedimento necessario a tutela dell'incolumità pubblica. L'atto veniva trasmesso anche alla Provincia, settore demanio, a Cittadinanza Democratica e al prefetto.
Durante il sopralluogo la Protezione civile constatava l'effettivo stato di degrado e pericolosità del torrente Budello che in condizioni di normale piovosità, scrive la Protezione civile, presenta criticità idraulica a causa della difficoltà del normale deflusso delle acque, con un punto situato tra il ponte sulla statale e più a valle il ponte "Tre Palmenti" e precisamente nel tratto densamente urbanizzato, ove è ubicato il rione Vallamena. Constatava inoltre che in questo tratto vi è una strozzatura che già di per sé non garantisce il normale scorrimento e nel tratto a monte il torrente si presenta fìtto di vegetazione spontanea che se trascinata dalla piena può intasare i tombini posti a valle con pericolo di esondazione per le circostanti zone urbanizzate. Ad aggravare la situazione, il dissesto strutturale di una parte del muro d'argine (foto) in prossimità dell'ultimo tombino nei pressi della strada "Tre Palmenti".
Per tutto ciò, secondo la Protezione civile, si rende necessario ed urgente, da parte dell'ente competente, la sistemazione idraulica dell'asta fluviale nel tratto a monte dei tombini, la pulizia e la scolmatura fino alla foce del torrente Budello, nonché il rifacimento dell'argine dissestato, l'innalzamento degli argini laddove necessario, la costituzione di barriere protettive e delle spallette dei ponti.

15 dicembre 2009

Cittadinanza Democratica Nardi: Ospedale nuovo della Piana presentato ricorso al TAR adesso «si attende con serenità e fiducia l'esame nel merito»


Da Gazzetta del Sud del 13.12.09 di Gioacchino Saccà
Gioia Tauro
La querelle sull'ospedale unico della Piana non si placa e continua a tenere desta l'attenzione di quanti continuano a preoccuparsi dei problemi legati alla sanità nel comprensorio taurense.
Di recente da parte del Comitato pro ospedale unico è stato presentato un ricorso, con il quale si chiede l'annullamento di tutta la procedura poiché viziata da una serie di gravissime irregolarità. E il Tar di Reggio Calabria, che ha accolto il ricorso, si è pronunciato fissando una prossima udienza per entrare nel merito dello stesso.
Il portavoce ufficiale di Cittadinanza Democratica - che figura tra i ricorrenti - Salvatore Nardi, ha diramato al riguardo una lunga nota nella quale tra l'altro ricorda che «l'Azienda sanitaria provinciale n. 5 è guidata da rappresentanti del ministero della Difesa e dell'Interno, i quali, unitamente al ministero di Grazie e Giustizia, dovrebbero essere i garanti della democrazia. Ma la stessa Asp, con il semplice consenso di quattro sindaci, che non rappresentano neanche il 20% della popolazione pianigiana, sta arrecando gravissimi danni alla già precaria situazione sanitaria del comprensorio».
«Per quanto riguarda il terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo ospedale – continua Nardi – non c'è una delibera di cessione ma esiste soltanto un documento, a firma dell'assessore provinciale al patrimonio, che parla di disponibilità dell'area (terreni destinati all'Istituto Agrario di Palmi ndc) sulla quale far sorgere l'ospedale, non più "unico" ma semplicemente "nuovo". Tale area, comunque, rimarrebbe vincolata per legge alla Provincia poichè, trattandosi di bene ricevuto in donazione, dello stesso non può essere variata la destinazione d'uso. Scuola è, lautamente finanziata dalla Provincia – prosegue la nota – e scuola rimane. Ma nonostante ciò i vertici dell'Asp reggina hanno sperperato denaro pubblico facendo redigere un progetto che, secondo informazioni in possesso di Cittadinanza democratica, è stato già regolarmente pagato. E questo – osserva l'esponente politico di Gioia Tauro – ricorda il famoso film dell'indimenticabile Totò che vendeva una famosa fontana di Roma pur non essendone proprietario».
A parere di Nardi, dunque, «il problema del nuovo ospedale resta in piedi in tutta la sua portata mentre si tenta di negare ai cittadini della Piana, da parte degli uomini delle istituzioni, la soluzione del problema legato al policlinico della Piana che va costruito in zona baricentrica così come stabilito a suo tempo a larghissima maggioranza (24 primi cittadini su 28) dall'assemblea dei sindaci che rifiutano i due mezzi ospedali uno dei quali, per intenderci quello di Polistena, che oltre ai tanti problemi che denunzia non dispone della documentazione relativa al rischio sismico che non è cosa da poco tenendo conto dell'alto grado di sismicità delle nostre zone».
«Cittadinanza Democratica – conclude il portavoce Nardi – così come gli altri presentatori del ricorso al Tribunale amministrativo regionale, attende con serenità e fiducia l'esame nel merito e resta pronta a continuare la sua battaglia sul problema ospedale, che viene soprattutto considerato un fatto di giustizia e di legalità oltre che di ripristino della buona sanità sul territorio».

26 novembre 2009

GIOIA TAURO - SANITÀ DIGNITOSA E OSPEDALE UNICO CRESCE LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI.

Da Gazzetta del Sud del 26.11.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Nei saloni di Palazzo Fallara, si è svolto il convegno sul nuovo progetto di sanità nella Piana di Gioia Tauro, organizzato dal Rotary Club Nicotera Medma unitamente a Interact, Rotaract, l'Associazione Cittadinanza Democratica e Fiaba Corporate University, con il fine di poter comprendere su quale potrebbe essere una struttura modello ed adeguata all'intero territorio del comprensorio.
I saluti del Commissario Straordinario Francesca Crea sono stati illustrati da una articolata missiva che è stata letta da Giacomo Saccomanno e con la quale si segnalava, tra l'altro, che «nessun riscontro aveva ricevuto la richiesta di informazioni avanzata dalla stessa Commissione alle istituzioni competenti sin dall'8 ottobre 2009, a seguito di apposita richiesta di intervento di Cittadinanza Democratica sulla localizzazione dell'ospedale unico della Piana».
Hanno poi fatto seguito i saluti del Presidenti dell'Interact, Angiola Saccomanno, e del Presidente di Cittadinanza Democratica, Renato Bellofiore, il quale ha ripercorso le vicende «dell'assurdo ed inspiegabile comportamento dell'Asp e della Regione Calabria, che ha costretto il Comitato per l'Ospedale Unico a presentare ben due ricorsi al Tar della Calabria, di cui il primo con esito favorevole, ed il secondo in corso di fissazione della udienza di discussione, e con precise affermazioni di responsabilità della P.A. e l'impegno, comunque, di andare fino in fondo per la tutela della salute dei cittadini».
Per Bellofiore «gli abitanti della Piana hanno già pagato prezzi molto alti, con numerosi casi di malasanità, e quindi per il futuro hanno il diritto di avere un sistema sanitario che dia risposte certe».
Bellofiore evidenzia inoltre che «nell'attesa del nuovo Ospedale occorre potenziare assolutamente il Giovanni XXIII, perché collocato in posizione strategica e facilmente fruibile, con una rete viaria e ferroviaria di facile accesso e soprattutto perché in prossimità dell'area portuale "insiste" la più grande polveriera infortunistica d'Italia che è il primo porto del Mediterraneo».
Hanno poi fatto seguito la relazione di Giuseppe Nasso, Co-responsabile della Divisione di Cardiologia e Chirurgia Vascolare Anthea Hospital di Bari, che ha evidenziato un vero modello sanitario compatibile con il territorio; di Vincenzo Morabito, Dirigente Medico Asl 9, che si è soffermato sulla possibile utilizzazione delle attuali strutture; Davide Pagliano, Marketing Manager Baxter–Biosurgery Italia, che ha riferito delle condizioni di efficacia di una struttura sanitaria.
Molto appassionato e toccante è stato l'appello di Alfonso Scutellà e di Antonino Di Certo, «per una sanità che eviti decessi inspiegabili e l'ansia dei professionisti che operano in ambienti difficili e non attrezzati».
Altri interventi della platea hanno ribadito la imprescindibilità di tutelare la salute, così come i passaggi del giornalista Francesco Condoluci, che ha moderato il dibattito. Quindi le conclusioni di Giacomo Saccomanno, il quale, dopo aver messo in rilievo «l'univocità del messaggio lanciato da tutti sulla disperazione per la palese insufficienza della risposta sanitaria nella Piana e sulla imprescindibilità della creazione di un polo sanitario unico», ha affermato che «per la collocazione vi sono dei precisi criteri legislativi che impediscono decisioni umorali o campanilistiche».
Saccomanno ha anche ribadito che, «in assenza di una classe politica adeguata, devono essere i cittadini a difendersi ed a superare lo stato di rassegnazione».

GIOIA TAURO - PIANO REGOLATORE PORTUALE CITTADINANZA DEMOCRATICA CHIEDE IL COINVOLGIMENTO


Da Calabria Ora del 25.11.09 di Mario Colella.
Cittadinanza Democratica chiede chiarezza sul piano regolatore portuale, per il quale i commissari di Gioia Tauro stanno conducendo una trattativa con l’Autorità Portuale, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa che consenta di sbloccare il suo iter approvativo. La lista civica si rivolge alla terna, invitandola a coinvolgere di più i cittadini in questa procedura, che assume un’importanza vitale per l’intera città. «In un precedente incontro pubblico - ricorda “Cittadinanza democratica”- i commissari hanno promesso che sulla questione Prp avrebbero avviato un momento di informazione o dibattito con la cittadinanza, ma ad oggi quest’incontro non è ancora avvenuto. Attualmente nessuno sa cosa la firma dell’intesa comporterà per Gioia Tauro, o quali vantaggi o opportunità avranno i cittadini a fronte del dalla perdita di enormi superfici di terreno comunale e della mancata attuazione del porticciolo turistico ». La lista civica sostiene che questa situazione non è tollerabile, perché « la Piana è stata devastata da sempre da scelte calate dall’alto, senza alcun momento di confronto con il popolo», affermando che nel caso del piano regolatore «una soluzione potrebbe invece essere quella di raccogliere e rappresentare le opinioni della gente nell’imminente campagna elettorale, per poi concretizzarle ad elezioni avvenute, quando a dirigere Gioia Tauro ci sarà un organo politico».

18 novembre 2009

GIOIA TAURO CITTADINANZA DEMOCRATICA TORNA ALLA CARICA PERICOLO VALLAMENA E STABILIZZAZIONE PRECARI IN COMUNE, URGONO SOLUZIONI.



GLI ABITANTI DELLA ZONA A RISCHIO E GLI LSU/LPU NON POSSONO ATTENDERE INVANO ANNO DOPO ANNO

Da Gazzetta del Sud del 18 nov. 09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Due solleciti di Cittadinanza Democratica a firma dei coordinatori Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo per due argomenti abbastanza "caldi", sono partiti per raggiungere i competenti destinatari. Si tratta della delicata situazione di pericolo per gli abitanti di via Vallamena, già segnalata da Cd alla commissione straordinaria del Comune, alla Protezione civile e al prefetto Musolino; e dei gravissimi disagi dei lavoratori precari socialmente utili (Lsu) e di pubblica utilità (Lpu), per i quali era stata chiesta "udienza" all'assessore regionale al ramo, Mario Maiolo.
Alla commissione straordinaria, Bellofiore e Rizzo avevano segnalato nel mese di ottobre, dopo un incontro con gli abitanti del rione Vallamena, che «la zona è ad altissimo rischio di allagamento sia per il confluire di acque piovane nelle condotte fognarie inadeguate sia per il pericolo continuo di straripamento del fiume Budello», aggiungendo che «a seguito di mancati interventi degli organi preposti, le numerose famiglie che abitano in quella zona hanno già subìto numerosi danni e vivono nell'angoscia continua di dover sfollare alla prima pioggia consistente. In passato, ad ogni temporale, essi sono stati costretti ad alzarsi nel cuore della notte per verificare che il livello delle acque non stia sul punto di raggiungere ed invadere le loro case, con la difficoltà, molto spesso, di dove combattere anche con l'interruzione in zona dell'illuminazione pubblica che non consente di rendersi conto delle proporzioni del pericolo incombente». Stessa segnalazione, Cd ha indirizzato alle varie sedi della Protezione civile del comprensorio della Piana di Gioia Tauro, della Provincia e della Regione, affinché «vengano messi in atto interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia dell'alveo del fiume Budello e dei tombini», esortando altresì a «predisporre piani di evacuazione, pronto intervento e di monitoraggio continuo fino a quando non si riuscirà a risolvere con interventi strutturali e definitivamente risolutori l'inquietante problema».
L'altro sollecito, come suaccennato, è stato indirizzato all'assessore regionale alle Politiche del lavoro e sociali Mario Maiolo, al quale Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo hanno voluto ricordare che «all'interno del Comune vi sono 116 lavoratori socialmente utili e 8 lavoratori di pubblica utilità che svolgono mansioni in settori importanti e sono ormai da decenni al servizio della comunità; persone che vivono da anni in una condizione di precariato difficile, uomini e donne che attendono con ansia l'assunzione e una certezza economica per loro e a supporto delle loro famiglie. Ma fino ad oggi, purtroppo, non hanno potuto percepire e rilevare alcunché di reale per la loro difficilissima e scomoda situazione che anno dopo anno si presenta sempre più allarmante per le loro speranze di futuro».
Per questi motivi, i due coordinatori del movimento politico cittadino hanno chiesto che venga loro data una risposta nel breve termine per un incontro concordato al quale fare anche partecipare una delegazione dei lavoratori Lsu e Lpu del Comune di Gioia Tauro «per avviare, quanto meno, una trattativa con l'auspicio che questa possa rivelarsi risolutiva, ritenendo assolutamente oltremisura il termine di più di dieci anni vanamente trascorsi perché si concretizzasse la stabilizzazione di questi precari».

17 novembre 2009

CITTADINANZA DEMOCRATICA TESSERAMENTO 2009.ADERISCI ANCHE TU (CLICCA SUL MODULO PER SCARICARLO)

CITTADINANZA DEMOCRATICA
TESSERAMENTO 2009

Cari amici e care amiche,
la campagna d'adesione a Cittadinanza Democratica, iniziata questo mese di novembre terminerà il prossimo 30 dicembre 2009.
Mai come quest'anno la campagna di adesione al nostro movimento politico-culturale assume l’importanza ed il valore non solo di un atto politicamente fondamentale per la nostra città di Gioia Tauro impegnata alle prossime elezioni comunali di fine marzo 2010 ma anche e soprattutto come segnale forte di cambiamento cittadino e dell’intera Piana verso il ricambio della classe politica, nuove idee, legalità, sviluppo compatibile con il rispetto della salute dei cittadini, dell’ambiente e delle peculiarità dei territori, lavoro, meritocrazia e sanità efficiente per tutti.
E' indispensabile, per consentire a Cittadinanza Democratica di proseguire, sia pure con moltissime difficoltà, la lotta politica, anzitutto una forte assunzione di responsabilità da parte di chi al Movimento è già iscritto, ma è pure fondamentale un sostegno concreto di chi, pur essendo simpatizzante, non ha fino ad oggi, ritenuto necessario aderire a Cittadinanza Democratica mediante l'iscrizione.
* * *
Informazioni sulle modalità relative all'iscrizione a Cittadinanza Democratica:
Il coordinamento del Movimento ha stabilito che la campagna di adesione a Cittadinanza Democratica per l'anno 2009 iniziata lo scorso 18 ottobre terminerà il 30 dicembre 2009.
Norme e modalità per l'iscrizione:
· Il costo della tessera 2009 è fissato in € 5,00.
· per ogni ulteriore familiare convivente con il tesserato il costo della tessera è di €. 1,00.
Il modulo di adesione può essere ritirato presso la sede di Cittadinanza Democratica, in Gioia Tauro, Via Regina Elena, 8, dal lunedì al venerdì dalle ore 16,00 alle ore 19,30,
oppure può essere scaricato dal blog:

http://cittadinanzademocratica.blogspot.com

e consegnato presso le sede di Gioia Tauro durante gli orari sopra indicati.

Cittadinanza Democratica

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL MOVIMENTO CITTADINANZA DEMOCRATICA RENATO BELLOFIORE CHE ILLUSTRA LE TAPPE VERSO LE PROSSIME COMUNALI


CD VERSO LE AMMINISTRATIVE. RENATO BELLOFIORE: «GLI AMMINISTRATORI DEL PASSATO HANNO CREATO IL DISSESTO»
Da Il Quotiano del 17.11.09 di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - La tappa di oggi è Cittadinanza Democratica. A Renato Bellofiore, che ne è il presidente, abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione socio-politica di Gioia Tauro, in vista delle elezioni di marzo prossimo. Alcuni ritengono che chi si è candidato a sindaco debba fare un passo indietro, nel senso che è auspicabile che vi sia un candidato unico.
Lei che risponde?
«Cittadinanza Democratica ha iniziato il suo percorso politico da molto lontano. Infatti, con i suoi rappresentanti fa politica sul territorio da oltre cinque anni. In questo tempo si è posta vicino e dalla parte della popolazione, contribuendo ad aiutarla ed a risolvere le varie problematiche. Il nostro movimento, attivo in tutta la provincia, non nasce a pochi mesi dalle elezioni per conquistare poltrone, bensì nutre un attaccamento forte alla città, puntando a realizzare un programma innovativo per governarla. Il candidato a sindaco di Cittadinanza Democratica, chiunque esso sia, non potrà che essere una figura espressione degli ideali e dei valori che il nostro movimento porta avanti, in modo tale da ripagare la fiducia e il sostegno che sempre più riscontra ».
Si dice che sarà lei il candidato a sindaco?
«Cittadinanza Democratica esprimerà un candidato, ma è ancora prematuro parlare di nomi. Riteniamo che sia il tempo di continuare a occuparsi dei problemi che attanagliano Gioia Tauro per dare risposte concrete ai cittadini che, disorientati, in mancanza di una guida istituzionalesi rivolgono a noi».
Dal procedimento Cent’anni di storia si evince una permeabilità delle istituzioni locali rispetto alle infiltrazioni mafiose. Che ne pensa?
«Ribadiamo il massimo rispetto per l’operato della magistratura e, fiduciosi che la giustizia farà correttamente il suo corso, non conoscendo gli atti di causa riteniamo opportuno astenerci da ogni commento. Per quanto riguarda il governo futuro della città, pensiamo che i prossimi amministratori debbano porre alla base del loro operato il rispetto della legalità il quale non può che passare attraverso la trasparenza degli atti».
C’è chi dice che la gestione straordinaria sia stata un’occasione mancata, poiché chi andrà ad amministrare avrà avanti a sé una situazione ingovernabile. Condivide?
«Ancora aspettiamo di conoscere ufficialmente la situazione economico-finanziaria in cui versa il Comune, nonostante le continue richieste avanzate sin dal 2008. Facciamo presente che i commissari nell’ultima riunione con i partiti avevano promesso un incontro pubblico. Stiamo aspettando da mesi. Non ci illudiamo di trovare il Comune in situazioni floride, perché ormai è noto che la cattiva gestione delle amministrazioni passate ha dissestato l’Ente, comportando un enorme danno ai cittadini, ma proprio per questo riteniamo che sia necessario impegnarsi perché non è assolutamente possibile riconsegnare il Comune agli stessi politici che, nel corso degli anni, col loro discutibile operato hanno incrementato il deficit, fino a portarlo alla situazione rovinosa di oggi».
L’europarlamentare Arlacchi ha detto che la mancata Zona franca non incide sullo sviluppo del territorio. E’d’accordo?
«La perdita della Zona franca, non solo è una mancata opportunità di sviluppo, ma un'ulteriore penalizzazione per il territorio perché già siamo a conoscenza di molte ditte che trasferiranno la loro sede a Lamezia Terme, dove potranno fruire di vantaggi economici che qui non avrebbero. E’ evidente che questo “scippo” sia imputabile a Loiero e alla sua Giunta, che si ricordano solerte di questa città solo quando si tratta di installare impianti nocivi per la salute dei cittadini che nessun altro vuole. Grandi colpe hanno anche i nostri amministratori locali: quando nell’anno 2007 denunciavo e sollevavo sui giornali la questione della Zona franca, loro tacevano e non presentavano nessun progetto o proposta concreta alla Regione».

15 novembre 2009

Cittadinanza Democratica Convegno sul tema "QUALE SANITA’ NELLA PIANA?" venerdì 20 novembre 2009, h.17.30, a Gioia Tauro, Palazzo Fallara

Cara amica, caro amico, abbiamo il piacere di invitarti al Convegno che si terrà il 20 novembre 2009, ore 17,30, presso Sala Fallara del comune di Gioia Tauro. Il Convegno sarà dedicato a un tema di grande attualità: quale sanità nella Piana di Gioia Tauro?. Esperti del campo, amministratori, medici chirurghi, manager e dirigenti sanitari, ci aiuteranno a rispondere a questo interrogativo e a comporre un quadro accurato e, per quanto possibile, completo, di ciò che serve realmente ai cittadini della Piana per potersi curare degnamente senza doversi più spostare. Ci auguriamo che anche tu voglia essere dei nostri: in questo caso ti invitiamo a iscriverti al più presto. Per ulteriori informazioni o richieste particolari sul Convegno siamo a tua disposizione (tel. 0966505338; e-mail:cittadinanzademocratica@virgilio.it). Cittadinanza Democratica


14 novembre 2009

GIOIA TAURO – CITTADINANZA DEMOCRATICA STRUTTURA FATISCENTE NEL DEGRADO. L'EX OPERA SILA È DIVENTATA IL RIFUGIO DEGLI EXTRACOMUNITARI.


Da Gazzetta del Sud del 14.11.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
«C'è una situazione allarmante, di estrema indigenza, degrado sociale ed umanitario nei locali dello struttura dell'ex Opera Sila, uno stabilimento realizzato per la produzione dell'olio d'oliva, sulla strada Statale 18, tra Gioia Tauro e Rosarno, in località Spargimento». È la denuncia veicolata da un comunicato diramato alla stampa dai coordinatori del movimento politico Cittadinanza Democratica, Reato Bellofiore e Iacopo Rizzo, i quali «preoccupati per le condizioni di estrema indigenza e degrado sociale ed umanitario in cui sono costretti a vivere gli extracomunitari soggiornanti presso l'ex Opera Sila», hanno provveduto ad informare la Commissione Straordinaria del Comune di Gioia Tauro ed il Prefetto di Reggio Calabria.
«Cittadinanza Democratica – si legge nel testo della lettera – segnala che in seguito alla chiusura della ex cartiera di Rosarno, venuta alla ribalta per le note vicende di razzismo e di degrado sociale ed umanitario, numerosi extracomunitari si sono riversati in massa dentro i locali abbandonati dell'ex Opera Sila, all'interno del Comune di Gioia Tauro e all'interno dell'adiacente stazione FS abbandonata». «Tale esodo ha portato ad un folto assembramento di persone che vivono oggi dentro un rudere arrugginito e fatiscente senza luce, senza acqua, senza servizi igienici, senza riscaldamenti e spesso senza né cibo nè vestiario».
Il movimento invoca interventi istituzionali: «Cittadinanza Democratica, preoccupata per le condizioni di estrema indigenza e degrado sociale ed umanitario in cui sono costretti a vivere questi extracomunitari, osserva e porta a conoscenza delle Autorità cui la comunicazione è stata inviata, che non è umanamente concepibile che possa permanere una tale situazione, che tra l'altro, potrebbe essere portatrice di un possibile focolaio di epidemie, nonchè di problematiche legate alla sicurezza pubblica».

CITTADINANZA DEMOCRATICA QUESTIONE MIGRANTI DEGRADO UMANITARIO INTERVENGA L’AUTORITÀ


Da Il Quotidiano del 13.11.09 di Ketty Galati
GIOIA TAURO - Il movimento politico-culturale Cittadinanza Democratica si appella alla Commissione straordinaria di Gioia Tauro ed al Prefetto per denunciare «il degrado sociale ed umanitario in cui sono costretti a vivere migliaia di extracomunitari, alloggiati attualmente in massa nei locali abbandonati dell'ex Opera Sila e nell'adiacente stazione Fs». La storia si ripete puntualmente con l'arrivo di centinaia di lavoratori stagionali extracomunitari che quest'anno, dopo la chiusura dell'ex cartiera di Rosarno, a causa dell'incendio e dei forti agenti inquinanti rilevati nell'ex fabbrica, hanno trovato riparo in un altro capannone. «L'esodo – dichiarano infatti Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo - ha causato un altro numeroso assembramento di persone che, oggi sopravvivono dentro un rudere arrugginito e fatiscente, senza luce, senza acqua, senza servizi igienici, senza riscaldamenti e spesso senza né cibo nè vestiario». Cittadinanza Democratica evidenzia ancora che «non è umanamente concepibile una tale situazione. Non può continuare. Tra l'altro - concludono gli attivisti - si ricrea un altro possibile focolaio di epidemie e di problematiche legate alla sicurezza pubblica, sollecitando chi di competenza ad intervenire immediatamente nella località “Spartimento”».

GIOIA TAURO EMERGENZA MIGRANTI CITTADINANZA DEMOCRATICA DENUNCIA IL DEGRADO


Da Calabria Ora del 13.11.o9 di TERESA COSMANO
Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo, di Cittadinanza democratica, hanno scritto ai Commissari del comune di Gioia Tauro, per evidenziare le condizioni di indigenza in cui si trovano gli extracomunitari che vivono all’ex Opera Sila in località Spartimento dello stesso comune di Gioia. Già nei giorni scorsi, ci eravamo occupati sulle pagine di Calabria Ora, della situazione di degrado in cui vivono molti extracomunitari, che si riversano sul territorio pianigiano in cerca di lavoro, soprattutto nel settore agrumicolo. Si era sottolineata soprattutto la condizione di quanti risiedono nell’area comunale Rognetta, alla periferia di Rosarno, nei locali dell’Arpa e appunto nella vecchia raffineria di olio sulla strada che conduce da Rosarno a Gioia Tauro, in località Spartimento. Ora l’allarme arriva dal movimento politico – culturale Cittadinanza democratica, che ha voluto segnalare ai commissari il fatto che «a seguito della chiusura della ex cartiera di Rosarno, venuta alla ribalta per le note vicende di razzismo e di degrado sociale ed umanitario, in cui versavano numerosissimi extracomunitari ivi alloggiati, questi ultimi si sono riversati in massa dentro i locali abbandonati dell’ex Opera Sila e all’interno della stazione ferroviaria abbandonata». «Tale esodo – continuano Bellofiore e Rizzo nella loro missiva – ha portato ad un folto assembramento di persone che vivono oggi dentro un rudere arrugginito e fatiscente, senza luce, senza acqua, senza servizi igienici, senza riscaldamenti e spesso senza né cibo né vestiario ». Cittadinanza democratica ritiene quindi inammissibile che «possa permanere una tale situazione, tra l’altro possibile focolaio di epidemie e di problematiche legate alla sicurezza pubblica».

11 novembre 2009

GIOIA TAURO L'ASSASSINIO DI CARMINE CEDRO DA "CITTADINANZA DEMOCRATICA" APPELLO ALLE FORZE "SANE"


Da Gazzetta del Sud del 9.11.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
"Cittadinanza democratica", con i coordinatori Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo, interviene per auspicare sicurezza e legalità, «a seguito dell'omicidio avvenuto in pieno centro a Gioia Tauro, che accresce la preoccupazione della società civile e della popolazione sempre più costretta a vivere in un clima di guerriglia urbana».
«Cittadinanza Democratica – si legge – nell'augurarsi che le forze dell'ordine e la magistratura possano fare al più presto luce sulla vicenda (in realtà il presunto omicida sarebbe già stato individuato, ndr) , fa appello a tutte le forze sane del paese per affiancare chi quotidianamente assicura il massimo impegno nella lotta contro la criminalità. Non si può accettare più passivamente quanto accade come qualcosa di ineluttabile: la rassegnazione è il peggior nemico della popolazione e il ruolo di tutti i cittadini onesti può divenire fondamentale. Bisogna tracciare una linea netta di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che è illegale. Occorre quindi creare una nuova coscienza contro questi fenomeni che oltre a far vivere una città nel terrore generano povertà e sottosviluppo. Perché il riscatto della nostra città non ci verrà "regalato dall'esterno" ma dovrà necessariamente anche avere alla base una nuova coscienza fondata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sullo spirito di appartenenza ad una società sana e coesa capace di reagire come un unico organismo agli attacchi della criminalità . Il ruolo delle tante associazioni, di tutti i cittadini e delle comunità religiose – sottolineano i due esponenti di Cd – diviene allora primario e in particolar modo Cittadinanza Democratica fa appello alla Chiesa perché in un momento così delicato rivesta un ruolo fondamentale per scuotere le coscienze e indicare con chiarezza la corretta via da seguire, lanciando con rinnovato vigore un messaggio forte di legalità e speranza per i cittadini onesti. "Ovviamente tutto questo da solo non basta, occorre quindi che il Governo centrale fornisca alle forze dell'ordine quelle risorse alle attività operative e organizzative che, già esigue, quest'anno sono state ulteriormente decurtate e non sottragga, come previsto, 40 mila unità dagli operatori in servizio, per consentire a chi opera quotidianamente rischiando la propria vita, di poter esercitare un maggior controllo del territorio per garantire il bene e la sicurezza dei cittadini».
E sull'omicidio di Carmine Cedro interviene anche il Cids per bocca del suo presidente, Demetrio Costantino. «Allarmante – scrive il Comitato interprovinciale per il dirotto alla sicurezza – è la situazione nel territorio reggino, continuamente sottoposto ad attentati ad operatori , imprenditori e professionisti, atti estorsivi, rapine,usura , truffe e reati vari. Il feroce agguato, attuato in pieno giorno, dimostra la spavalderia e l'indifferenza criminale spezzando una giovane vita in un territorio – Gioia Tauro e dintorni – dove si sono verificati gravissimi fatti criminosi, durissime guerre di mafia intrecciate e collegate con ambienti e vicende politiche. si continua così – e mentre Reggio ospita eventi sportivi di grande rilievo nazionale – a offuscare l'immagine di un territorio dove emergerebbe , purtroppo, anche assuefazione e assenza di risposte adeguate. In questo senso rammarica vedere nella città di Reggio alcuni locali devastati dalla criminalità, tra cui, l'Eurone accanto alla Prefettura, il bar pasticceria di via Aldo Moro, a poca distanza dal Comando della Polizia urbana e dove, da 16 mesi, sotto le saracinesche contorte dallo scoppio, continuano a scorrere rigagnoli di acqua, E il locale pubblico incendiato a pochi metri dal Santuario di Sant'Antonio». «Quali considerazioni si chiede Costantino – giudizi, valutazioni possono trarre cittadini e turisti vedendo queste vergogne criminali? È possibile che non si possano trovare anche soluzioni provvisorie ed intervenire per cancellare indegni gesti? Bisogna lasciare questi locali nelle attuali condizioni per tempi infiniti?».
«Da Reggio e dalla Calabria – scrive il Cids – dove esiste l'organizzazione criminale più potente, pericolosa e ramificata del Paese dovrebbero esserci segnali forti e scelte incisive promuovendo anche iniziative in rapporto con i parlamentari del territorio. Il Parlamento e il Governo nazionale devono assumere impegni con la Finanziaria relativi a risorse, strumenti , mezzi e uomini per i territori più a rischio. La Commissione parlamentare antimafia – al di la dell'apprezzabile impegno individuale dei suoi componenti – dovrebbe produrre atti e proposte collegiali rapportandosi con il territorio. La Regione – il cui statuto ripudia la mafia – e anche tanti Comuni potrebbero essere più incisivi nell'azione di supporto alle forze dell'ordine e vigilare per combattere e spezzare collegamenti mafiosi respingendo sostegni , connivenze e voti mafiosi. Perciò istituzioni e associazionismo antimafia dovrebbero riprendere senza più indugi le proposte avanzate da esponenti istituzionali per organizzare grandi manifestazioni di lotta, agire con unità e coesione nella difficile lotta contro la criminalità organizzata e comune».

DOPO L’OMICIDIO DI CARMINE CEDRO, CITTADINANZA DEMOCRATICA LANCIA L’ALLAR ME «È UNA GUERRIGLIA URBANA»


BELLOFIORE E RIZZO: «LE FORZE SANE DI GIOIA TAURO DEVONO REAGIRE»

Da Il Quotidiano della Calabria del 9.11.09 di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - Sull'omicidio di Carmine Cedro, avvenuto in pieno centro sabato scorso, “Cittadinanza democratica” in una nota diramata agli organi di informazione sottolinea “la preoccupazione della società civile e della popolazione sempre più costretta a vivere in un clima di guerriglia urbana”. “Cittadinanza democratica” nel documento a firmadi Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo, si augura “che le Forze dell'ordine e la magistratura facciano piena luce sulla vicenda, ancor più motivate dagli immediati risultati investigativi che hanno permesso il fermo del presunto autore materiale dell’assassinio”. Bellofiore e Rizzo fanno appello “a tutte le forze sane della città per affiancare chi quotidianamente assicura il massimo impegno nella lotta contro la criminalità”. “Non si può - prosegue la nota - accettare più passivamente quanto accade come qualcosa di ineluttabile; la rassegnazione è il peggior nemico della popolazione ed il ruolo di tutti i cittadini onesti può divenire fondamentale. Bisogna tracciare una linea netta di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che è illegale. Occorre, quindi, creare una nuovacoscienza contro questi fenomeni che, oltre a far vivere una città nel terrore, generano povertà e sottosviluppo”.
Il comunicato di “Cittadinanza democratica” continua ribadendo che è necessaria “una nuova coscienza fondata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sullo spirito di appartenenza ad una società sana e coesa capace di reagire come un unico organismo agli attacchi della criminalità. Il ruolo delle tante associazioni, di tutti i cittadini e delle comunità religiose diviene allora primario”. Concludendo, Cittadinanza democratica “fa appello alla Chiesa perché in un momento così delicato rivesta un ruolo fondamentale per scuoterele coscienze e indicare con chiarezza la corretta via da seguire, lanciando con rinnovato vigore un messaggio forte di legalità e speranza per i cittadini onesti. Ovviamente tutto questo da solo non basta: occorre, quindi, che il Governo centrale fornisca alle Forze dell'ordine quelle risorse alle attività operative ed organizzative che, già esigue, quest'anno sono state ulteriormente decurtate del 44% e non sottragga, come previsto, 40mila unità dagli operatori in servizio, per consentire a chi quotidianamente rischia la propria vita, di poter esercitare un maggior controllo del territorio per garantire il bene e la sicurezza dei cittadini”.

Da Calabria Ora del 9.11.09 «REAGIAMO ALLA VIOLENZA» di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo Cittadinanza Democratica


L’INTERVENTO
«REAGIAMO ALLA VIOLENZA»
Da Calabria Ora del 9.11.09 di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo Cittadinanza Democratica
L’omicidio avvenuto in pieno centro a Gioia Tauro accresce la preoccupazione della società civile e della popolazione sempre più costretta a vivere in un clima di guerriglia urbana. Cittadinanza Democratica nell’augurarsi che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare al più presto luce sulla vicenda fa appello a tutte le forze sane del paese per affiancare chi quotidianamente assicura il
massimo impegno nella lotta contro la criminalità. Non si può accettare più passivamente quanto accade come qualcosa di ineluttabile: la rassegnazione è il peggior nemico della popolazione e il ruolo di tutti i cittadini onesti può divenire fondamentale. Bisogna tracciare una linea netta di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che è illegale. Occorre quindi creare una nuova coscienza contro questi fenomeni che oltre a far vivere una città nel terrore generano povertà e sottosviluppo. Perché il riscatto della nostra città non ci verrà “regalato dall’esterno” ma dovrà necessariamente anche avere alla base una nuova coscienza fondata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sullo spirito di appartenenza ad una società sana e coesa capace di reagire come un unico organismo agli attacchi della criminalità. Il ruolo delle tante associazioni, di tutti i cittadini e delle comunità religiose diviene allora primario e in particolar modo “Cittadinanza Democratica” fa appello alla Chiesa perché in un momento così delicato rivesta un ruolo fondamentale per scuotere le coscienze e indicare con chiarezza la corretta via da seguire, lanciando con rinnovato vigore un messaggio forte di legalità e speranza per i cittadini onesti. Ovviamente tutto questo da solo non basta, occorre quindi che il Governo centrale fornisca alle forze dell’ordine quelle risorse alle attività operative e organizzative che, già esigue, quest’anno sono state ulteriormente decurtate del 44% e non sottragga, come previsto, 40mila unità dagli operatori in servizio, per consentire a chi opera quotidianamente rischiando la propria vita, di poter esercitare un maggior controllo del territorio per garantire il bene e la sicurezza dei cittadini.

GIOIA TAURO CITTADINANZA DEMOCRATICA NUOVO SOPRALLUOGO DELL'ASSESSORE PROVINCIALE.IMPIANTI SPORTIVI, IMPEGNO DI TUCCI PER ELIMINARE DISAGI E CRITICITÀ


Da Gazzetta del Sud del 11.11..09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
L'assessore provinciale allo sport e alle politiche sociali Attilio Tucci, invitato dal movimento politico Cittadinanza Democratica, è tornato a Gioia Tauro. Per i problemi che riguardano il basket, l'assessore ha incontrato i dirigenti dell'associazione cestistica Gioiese che già nel corso di un precedente contatto avevano prospettato varie difficoltà di carattere strutturale.
Il presidente Giancesare Muscolino ha riferito sullo stato della pratica, ancora irrisolta, che riguarda l'affidamento alla società della struttura dove il Basket Gioiese disputa le partite ufficiali del campionato, il "PalaMangione". Muscolino ha fatto inoltre presente che della struttura dovrebbero servirsi anche le squadre di basket minori. Tucci ha risposto riferendo sugli interventi già effettuati e si è detto fiducioso che la problematica sarà definitivamente risolta in tempi ragionevolmente brevi con l'imminente pubblicazione da parte dell'ufficio tecnico comunale del bando che prevede l'affidamento in gestione del PalaMangione.
Subito dopo l'assessore provinciale, accompagnato da Renato Bellofiore e altri componenti di Cd, ha visitato le palestre dell'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Severi" ove ad attenderlo c'erano anche i dirigenti del circolo tennis "Paolo Piromalli", Giuseppe Naso e Mario Caroleo. I due dirigenti hanno colto l'occasione per esplicitare all'assessore Tucci le problematiche che attanagliano il circolo tennis, tra cui la necessità di usufruire di una palestra coperta per gli allenamenti della scuola di tennis. Dopo il sopralluogo all'Istituto "Severi" l'assessore ha dichiarato che la palestra, di proprietà della Provincia, potrebbe essere concessa al circolo sportivo per alcuni giorni settimanali, al di fuori del calendario scolastico.
Ultima visita alla sede dell'associazione Alaga onlus la cui presidente, Graziella Carbone, ha relazionato sulle attività sociali e di volontariato che gli associati portano avanti. Tucci ha preso atto anche di questa realtà ed ha promesso il suo interessamento anche per l'assegnazione all'Alaga di una sede più funzionale.

L’ASSESSORE PROVINCIALE ALLO SPORT TUCCI DA CITTADINANZA DEMOCRATICA GIOIA TAURO, ACCORDO SIGLATO SUL PALAMANGIONE


Da Il Quotidiano del 6.11.2009 di ALBERTO PETRELLI
GIOIA TAURO - Nuovo sopralluogo per l'assessore provinciale allo Sport ed alle Politiche Sociali Attilio Tucci, invitato da Cittadinanza Democratica. Nella mattinata, fitta d'impegni, si è fatto il punto sulla vicenda relativa al Palamangione, dove il presidente dell'Associazione Cestistica Gioia Tauro, Muscolino, ha ribadito come ancora non si sia raggiunto un accordo per il passaggio in gestione del Palamangione alla società sportiva.
A ciò, si aggiungono le richieste del Circolo Tennis Paolo Piromalli, nato nel 2008 ed intitolato al giovane morto tragicamente in un incidente stradale. Si è proceduto quindi al sopralluogo della palestra dell'Istituto Tecnico F. Severi di Gioia Tauro, di proprietà della Provincia di Reggio Calabria, per vagliare l'ipotesi di utilizzo della struttura al di fuori delle ore scolastiche, in modo da favorire i ragazzi del Circolo Tennis di poter svolgere l'attività fisica al coperto. Il clima generale che si è respirato durante l'incontro è stato di totale collaborazione, e piena disponibilità tra le parti, il che farebbe pensare ad una soluzione immediata del problema. Più ingarbugliata invece la questione relativa al Palamangione,dove la Cestistica Gioia Tauro sta svolgendo regolarmente gli incontri di campionato, ma è ancora in fase di stallo il passaggio in gestione (dal comune alla società) dello stabile. In seguito, sotto invito di Bellofiore e Rizzo di Cittadinanza Democratica, si è provveduto alla visita all'associazione di volontariato A.l.a.g.a., dove, guidati dal presidente Graziella Carbone, si è fatta luce sui problemi che tale associazione ha. Si è discusso dell'ipotesi di prendere in gestione uno dei tanti stabili confiscati presenti nella Piana, e riadattarlo in modo tale da dare maggiore spazio ai volontari dell'associazione, che sono impegnati tutt'ora nell'opera di integrazione e cura degli extracomunitari, assistiti in tutto e per tutto nei loro bisogni primari come un servizio mensa e la consulenza di un nutrito gruppo di medici. Una mattinata densa di appuntamenti, quindi, grazie alla quale si è evidenziata una volta di più la disponibilità dell'assessore provinciale Attilio Tucci, da mesi ormai vicino alle questioni aperte all'interno della città di Gioia Tauro.

29 ottobre 2009

GIOIA TAURO L'INIZIATIVA DI CITTADINANZA DEMOCRATICA ILLUSTRATA DA SALVATORE NARDI - LITORALE, VERSO UN MOVIMENTO PER ELIMINARE GLI "ECOMOSTRI".


NEL MIRINO ANCHE LE LE AIUOLE REALIZZATE NEL PIAZZALE DEL PONTILE.
Da Gazzetta del Sud del 29.10.09
GIOIA TAURO
È necessario restituire al litorale e alla spiaggia di Gioia Tauro il loro aspetto d'un tempo, ovvero farli tornare all'antico e soprattutto consentire alla gente di poter guardare verso il mare senza trovare "barriere" davanti ai propri occhi.
In città sta per prendere corpo un'iniziativa finalizzata alla nascita di un movimento per l'eliminazione dei "piccoli ecomostri", come li definisce Cittadinanza Democratica. È Salvatore Nardi a parlare di questa iniziativa, nella qualità di portavoce ufficiale della stessa associazione.
«A Nord dell'abitato della Marina, proprio a ridosso del fiume Budello, campeggia una struttura in cemento armato i cui lavori sono iniziati diversi anni addietro – rileva Nardi – e mai portati a termine. Doveva essere, e la cosa suscita un curioso interesse, un anfiteatro. Sì un anfiteatro di forma... angolare, destinato a nascere a pochi metri da un corso d'acqua che pullula, anche d'inverno, di zanzare. Sono stati spesi, anzi sprecati, parecchi soldi: non interessa da chi sia arrivato il finanziamento, ma ora quest'opera è lì, a far brutta mostra di sè, e rappresenta uno spettacolo che offende la vista e l'intelligenza. L'anfiteatro per fortuna non si farà più».
Cittadinza Democratica, anche perché la struttura insiste in uno spazio sottoposto a vincolo, ne chiede l'abbattimento per ripristinare l'originario stato dei luoghi. Ma il movimento non si fermerà qui. «Accanto al pontile-approdo, sulla destra guardando il mare, sono state volute e collocate dall'ultima amministrazione comunale – prosegue Nardi – delle maxi aiuole che hanno soltanto rubato spazio al piazzale del pontile, che adesso non c'è più, mentre nascondono la vista del mare e, invece di accogliere alberi e piante ornamentali, sono divenute ricettacolo di buste di rifiuti, lattine di bibite, bottiglie di plastica e quant'altro. Anche per questa bruttura Cittadinanza Democratica chiederà un intervento di difesa del paesaggio: ovvero auspichiamo l'impiego delle ruspe per l'eliminazione di tali aiuole di foggia particolare che nascondono il mare e hanno fatto sparire la piazza del pontile».
Fin qui Nardi col suo intervento a nome di Cittadinanza Democratica che preannuncia una richiesta ufficiale alla commissione straordinaria per l'abbattimento del cosiddetto "anfiteatro" e per la cancellazione delle aiuole, che definisce «soltanto due delle tante brutture che incombono sulla città di Gioia Tauro che sta pagando amaramente l'onta della lottizzazione, proprio in vista del mare, dell'area dell'ex stabilimento Gaslini».
Se i commissari lasceranno cadere la richiesta, affermano gli stessi responsabili di CD, c'è da augurarsi che l'intervento destinato a restituire dignità e interesse al tratto Nord del lungomare possa quantomeno figurare tra i primi punti della nuova Amministrazione comunale che nella primavera 2010 dovrà subentrare alla commissione straordinaria. (g.s.)

28 ottobre 2009

GIOIA TAURO CITTADINANZA DEMOCRATICA CRITICHE AL GOVERNATORE LOIERO «GIOIA TAURO ZONA FRANCA»


Da il Quotidiano del 27.1.09 di ALBERTO PETRELLI
GIOIA TAURO - «Gioia Tauro rappresenta il quadro di una situazione desolante ed avvilente
di una città “mondiale”»: parole di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo che, in una nota, lanciano pesanti accuse nei confronti di Agazio Loiero, il quale avrebbe effettuato un “voltafaccia”in occasione della «localizzazione della “zona franca”, dal governatore della Calabria Agazio Loiero, che è arrivato a dimenticare tante e tante pubbliche dichiarazioni e, in particolare, anche un'intervista rilasciata ad un importante quotidiano economico:la zona franca vogliamo farla a Gioia Tauro e non a Lamezia Terme, che però con l'aeroporto, il mare e l'autostrada è ad un tiro di schioppo ». Si fa riferimento all'entrata in vigore di 22 nuove zone franche, ed alla Calabria ne sarebbero toccate ben due, le quali, secondo le intenzioni di Loiero riportate dal movimento gioiese, dovrebbero essere dislocate a Lamezia Terme. «Cittadinanza Democratica - si legge nella nota – crede che non sia poco quel che è stato sottratto a Gioia Tauro dalla Regione che proprio da Gioia incassa una fetta non trascurabile di risorse provenienti dall'attività del Porto. Perchè le zone franche urbane che presto diventeranno realtà ricalcano l'esperienza francese e prevedono un sostegno alle nuove imprese ed a quelle già esistenti nelle aree più disagiate. In particolare le agevolazioni previste per le nuove imprese consistono nell'esenzione dalle imposte sui redditi, dall'Irap e dall'Ici e nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali». Emerge quindi un dato sconcertante,che secondo Cittadinanza Democratica metterebbe ancora di più in ginocchio il Porto di Gioia, che in questi ultimi mesi non sta di certo passando un buon momento. «Ci si ricorda della Piana di Gioia Tauro e del suo porto – continuano Bellofiore e Rizzo – solo quando vi è da impiantare megaimpianti inquinanti che nessuno vuole, per il resto vi è l'assoluto abbandono. Basti pensare all'impostazione e alle opere della vicenda dell'ospedale unico e del “Giovanni XXIII”(con sofisticate e costose apparecchiature da diversi anni “in deposito” - vedi Utic) in una polveriera ad altissimo rischio infortunistico». L'attesa è dunque per il 28 ottobre, quando la delegazione dei sindaci calabresi approderà a Roma per definirei termini della realizzazione delle zone franche.

26 ottobre 2009

GIOIA TAURO ZONE FRANCHE BELLOFIORE E RIZZO ATTACCANO LOIERO


Da Calabria Ora del 26.10.09 di Domenico Mammola Gioia Tauro
La lista civica Cittadinanza Democratica ha attaccato il presidente della regionale Calabria, Agazio Loiero, per quel che riguarda la scelta delle zone franco-urbane calabresi. Gli attivisti parlano di un «voltafaccia » del governatore «al momento giusto, quando dalle istituzioni competenti è arrivata l’apertura alla realizzazione delle zone franche, il presidente della Regione Calabria ne ha localizzate diverse nell’area calabrese. A Lamezia Terme addirittura si parla di due. Ed a Gioia Tauro “zero”. Tra queste realtà istituzionali invitate a Roma, i vari sindaci dei comuni calabresi cari al governatore Loiero». E allora CD ritiene lesi gli interessi del porto di Gioia, spiegando in una nota che «non è poco quel che è stato sottratto a Gioia Tauro dalla regione Calabria che proprio da Gioia incassa una fetta non trascurabile di risorse provenienti dall’attività del Porto. Perché le zone franche urbane che presto diventeranno realtà ricalcano l’esperienza francese e prevedono un sostegno alle nuove imprese ed a quelle già esistenti nelle aree più disagiate. In particolare le agevolazioni previste per le nuove imprese consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’Irap e dall’Ici e nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali». Infine, una battuta caustica sulle attenzioni non proprio amorevoli delle istituzione nei confronti del comprensorio. «Ci si ricorda della Piana di Gioia Tauro e del suo porto solo quando vi è da impiantare megaimpianti inquinanti che nessuno vuole, per il resto vi è l’assoluto abbandono».

BELLOFIORE (CITTADINANZA DEMOCRATICA) ALL'ATTACCO DELLE SCELTE DELLA REGIONE CALABRIA «ZONA FRANCA, PER GIOIA TAURO L'ULTIMO INGIUSTIFICABILE SCIPPO»


IL VOLTAFACCIA A FAVORE DI LAMEZIA TERME FERISCE E UMILIA LA CITTÀ
Da Gazzetta del Sud del 26.10.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
«Gioia Tauro rappresenta il "quadro" di una situazione desolante ed avvilente di una città "mondiale" tenuta strettamente nella morsa dei campanilismi vicini e lontani, e umiliata in malo modo dalla mancate promesse della politica nazionale, regionale e territoriale». Esordisce così l'avv. Renato Bellofiore, coordinatore di "Cittadinanza Democratica", il movimento politico «sorto – come egli stesso tiene a ribadire – per presidiare, vigilare e difendere quel che resta di una città sottoposta a continui "scippi", "rapine" e cocenti delusioni ad opera di mancate promesse».
«Tra queste, clamoroso ed assurdo, il "voltafaccia" operato in ordine alla localizzazione della "zona franca", dal governatore della Calabria, Agazio Loiero, che è arrivato a dimenticare tante e tante pubbliche dichiarazioni e, in particolare, anche un'intervista rilasciata a un importante quotidiano economico: "la zona franca vogliamo farla a Gioia Tauro e non a Lamezia Terme, che però con l'aeroporto, il mare e l'autostrada è ad un tiro di schioppo"».
«Al momento giusto, quando dalle istituzioni competenti è arrivata l'apertura alla realizzazione delle zone franche, il presidente della Regione ne ha localizzate diverse nell'area calabrese. A Lamezia Terme addirittura si parla di due. Ed a Gioia Tauro "zero", "zeru tituli"».
«E questo è grave, molto grave e "brucia" – continua Bellofiore –. Specialmente quando la ferita viene riaperta dall'annuncio di questi giorni, quando dai giornali si apprende che "manca veramente poco all'entrata a regime delle 22 zone franche urbane italiane, per le quali il ministero dello Sviluppo economico, dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, ha convocato per il 28 ottobre una riunione con tutte le realtà istituzionali coinvolte nella realizzazione del progetto. «Tra queste realtà istituzionali invitate a Roma, i sindaci dei comuni calabresi cari al governatore Loiero, ai quali è pervenuto l'invito da parte del ministero competente e che beneficeranno dei provvedimenti introdotti dalla Finanziaria 2007».
«Crediamo – scrive Bellofiore – che non sia poco quel che è stato sottratto a Gioia Tauro dalla Regione, che proprio da Gioia Tauro "incassa" una "fetta" non trascurabile di risorse provenienti dall'attività del Porto. Perché le zone franche urbane che presto diventeranno realtà ricalcano l'esperienza francese e prevedono un sostegno alle nuove imprese ed a quelle già esistenti nelle aree più disagiate. In particolare, le agevolazioni previste per le nuove imprese consistono nell'esenzione dalle imposte sui redditi, dall'Irap e dall'Ici e nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Nella mente del legislatore, la zona franca si delimita in base alla valutazione dell'indice di disagio socio-economico, che misura il livello di esclusione sociale attraverso quattro indicatori: tasso di disoccupazione, di occupazione, di concentrazione giovanile e di scolarizzazione».
«Evidentemente – conclude Bellofiore – per il nostro governatore tutti questi "elementi" qui a Gioia Tauro sono a posto. E così e soltanto così si può spiegare il clamoroso voltafaccia e la decisione di rivolgere l'attenzione e il dirottamento delle zone franche destinate alla Calabria in quelle aree della Regione verso le quali... "lo porta il cuore"».

23 ottobre 2009

GIOIA TAURO CITTADINANZA DEMOCRATICA A VALLEAMENA SI ALZA L’ALLERTA: RISCHIO ESONDAZIONI. CONTINUANO PIOGGE E MALTEMPO E IL FIUME BUDELLO FA PAURA.

Da il Quotidiano del 23.10.09 di Alberto Petrelli
GIOIA TAURO - Il maltempo di questi giorni, comincia a preoccupare anche a Gioia Tauro. Le recenti piogge, infatti, hanno alzato il livello di allerta nella zona del fiume Budello, che costeggia il quartiere Valleamena, ed ha fornito lo spunto per una nuova nota di Cittadinanza Democratica, che lancia l'allarme esondazione. «Per “ Cittadinanza Democratica” il quartiere cittadino “ Valleamena” è una zona ad altissimo rischio di allagamento sia per il confluire di acque portate dalle condotte fognarie inadeguate sia per il pericolo continuo di straripamento del fiume Budello. A seguito dei mancati interventi degli organi preposti – continuano Bellofiore eRizzo - le numerose famiglie che abitano in quella zona hanno già subito numerosi danni e vivono nell'angoscia continua di dover sfollare alla prima pioggia consistente». I disagi per la popolazione riguardano anche la fornitura di energia elettrica, si apprende infatti che «già in passato l'Enel su segnalazioni dei residenti, in seguito alle ultime inondazioni, ha provveduto d'urgenza a staccare la corrente elettrica per evitare che qualcuno potesse restare folgorato». Nella nota diramata da Cittadinanza Democratica, si fa riferimento anche alle esondazioni del fiume Budellonel 2004e nel 2008, che hanno causato non pochi problemi ai residenti del quartiere Valleamena. Il Comune di Gioia Tauro, inoltre, è a conoscenza del problema, come citato anche nella nota:«emerge tra l'altro dalle note protocollate dagli interessati con ivi allegate numerose fotografie e firme, ed anche dalla nota protocollo numero 23033 del 9 ottobre scorso, a firma dell'architetto Mezzatesta, inoltrata alla Provincia nella quale si mette in rilievo il rischio di “esondazioni con prevedibili danni a persone o cose”». Bellofiore e Rizzo chiedono l'apertura di «un tavolo di lavoro fra i responsabili dell'Ufficio Tecnico del Comune di Gioia Tauro, la Provincia di Reggio Calabria per quanto di competenza sul fiume Budello (che straripa a seguito delle abbondanti piogge) e la Protezione civile», chiedendo inoltre un incontro con i membri della Commissione Straordinaria per fare il punto sulla situazione nella quale versa il rione Valleamena. Ma anche il resto della città sembra non passarsela molto bene; basta un breve giro lungo le arterie principali di Gioia Tauro per vedere come il degrado stradale sia aggravato anche da un cattivo funzionamento del sistema fognario in uso dalla città.