Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo, di Cittadinanza democratica, hanno scritto ai Commissari del comune di Gioia Tauro, per evidenziare le condizioni di indigenza in cui si trovano gli extracomunitari che vivono all’ex Opera Sila in località Spartimento dello stesso comune di Gioia. Già nei giorni scorsi, ci eravamo occupati sulle pagine di Calabria Ora, della situazione di degrado in cui vivono molti extracomunitari, che si riversano sul territorio pianigiano in cerca di lavoro, soprattutto nel settore agrumicolo. Si era sottolineata soprattutto la condizione di quanti risiedono nell’area comunale Rognetta, alla periferia di Rosarno, nei locali dell’Arpa e appunto nella vecchia raffineria di olio sulla strada che conduce da Rosarno a Gioia Tauro, in località Spartimento. Ora l’allarme arriva dal movimento politico – culturale Cittadinanza democratica, che ha voluto segnalare ai commissari il fatto che «a seguito della chiusura della ex cartiera di Rosarno, venuta alla ribalta per le note vicende di razzismo e di degrado sociale ed umanitario, in cui versavano numerosissimi extracomunitari ivi alloggiati, questi ultimi si sono riversati in massa dentro i locali abbandonati dell’ex Opera Sila e all’interno della stazione ferroviaria abbandonata». «Tale esodo – continuano Bellofiore e Rizzo nella loro missiva – ha portato ad un folto assembramento di persone che vivono oggi dentro un rudere arrugginito e fatiscente, senza luce, senza acqua, senza servizi igienici, senza riscaldamenti e spesso senza né cibo né vestiario ». Cittadinanza democratica ritiene quindi inammissibile che «possa permanere una tale situazione, tra l’altro possibile focolaio di epidemie e di problematiche legate alla sicurezza pubblica».
14 novembre 2009
GIOIA TAURO EMERGENZA MIGRANTI CITTADINANZA DEMOCRATICA DENUNCIA IL DEGRADO
Etichette:
rassegna stampa Cittadinanza Democratica