26 novembre 2009

GIOIA TAURO - SANITÀ DIGNITOSA E OSPEDALE UNICO CRESCE LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI.

Da Gazzetta del Sud del 26.11.09 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Nei saloni di Palazzo Fallara, si è svolto il convegno sul nuovo progetto di sanità nella Piana di Gioia Tauro, organizzato dal Rotary Club Nicotera Medma unitamente a Interact, Rotaract, l'Associazione Cittadinanza Democratica e Fiaba Corporate University, con il fine di poter comprendere su quale potrebbe essere una struttura modello ed adeguata all'intero territorio del comprensorio.
I saluti del Commissario Straordinario Francesca Crea sono stati illustrati da una articolata missiva che è stata letta da Giacomo Saccomanno e con la quale si segnalava, tra l'altro, che «nessun riscontro aveva ricevuto la richiesta di informazioni avanzata dalla stessa Commissione alle istituzioni competenti sin dall'8 ottobre 2009, a seguito di apposita richiesta di intervento di Cittadinanza Democratica sulla localizzazione dell'ospedale unico della Piana».
Hanno poi fatto seguito i saluti del Presidenti dell'Interact, Angiola Saccomanno, e del Presidente di Cittadinanza Democratica, Renato Bellofiore, il quale ha ripercorso le vicende «dell'assurdo ed inspiegabile comportamento dell'Asp e della Regione Calabria, che ha costretto il Comitato per l'Ospedale Unico a presentare ben due ricorsi al Tar della Calabria, di cui il primo con esito favorevole, ed il secondo in corso di fissazione della udienza di discussione, e con precise affermazioni di responsabilità della P.A. e l'impegno, comunque, di andare fino in fondo per la tutela della salute dei cittadini».
Per Bellofiore «gli abitanti della Piana hanno già pagato prezzi molto alti, con numerosi casi di malasanità, e quindi per il futuro hanno il diritto di avere un sistema sanitario che dia risposte certe».
Bellofiore evidenzia inoltre che «nell'attesa del nuovo Ospedale occorre potenziare assolutamente il Giovanni XXIII, perché collocato in posizione strategica e facilmente fruibile, con una rete viaria e ferroviaria di facile accesso e soprattutto perché in prossimità dell'area portuale "insiste" la più grande polveriera infortunistica d'Italia che è il primo porto del Mediterraneo».
Hanno poi fatto seguito la relazione di Giuseppe Nasso, Co-responsabile della Divisione di Cardiologia e Chirurgia Vascolare Anthea Hospital di Bari, che ha evidenziato un vero modello sanitario compatibile con il territorio; di Vincenzo Morabito, Dirigente Medico Asl 9, che si è soffermato sulla possibile utilizzazione delle attuali strutture; Davide Pagliano, Marketing Manager Baxter–Biosurgery Italia, che ha riferito delle condizioni di efficacia di una struttura sanitaria.
Molto appassionato e toccante è stato l'appello di Alfonso Scutellà e di Antonino Di Certo, «per una sanità che eviti decessi inspiegabili e l'ansia dei professionisti che operano in ambienti difficili e non attrezzati».
Altri interventi della platea hanno ribadito la imprescindibilità di tutelare la salute, così come i passaggi del giornalista Francesco Condoluci, che ha moderato il dibattito. Quindi le conclusioni di Giacomo Saccomanno, il quale, dopo aver messo in rilievo «l'univocità del messaggio lanciato da tutti sulla disperazione per la palese insufficienza della risposta sanitaria nella Piana e sulla imprescindibilità della creazione di un polo sanitario unico», ha affermato che «per la collocazione vi sono dei precisi criteri legislativi che impediscono decisioni umorali o campanilistiche».
Saccomanno ha anche ribadito che, «in assenza di una classe politica adeguata, devono essere i cittadini a difendersi ed a superare lo stato di rassegnazione».