Da Il Quotiano del 17.11.09 di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - La tappa di oggi è Cittadinanza Democratica. A Renato Bellofiore, che ne è il presidente, abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione socio-politica di Gioia Tauro, in vista delle elezioni di marzo prossimo. Alcuni ritengono che chi si è candidato a sindaco debba fare un passo indietro, nel senso che è auspicabile che vi sia un candidato unico.
Lei che risponde?
«Cittadinanza Democratica ha iniziato il suo percorso politico da molto lontano. Infatti, con i suoi rappresentanti fa politica sul territorio da oltre cinque anni. In questo tempo si è posta vicino e dalla parte della popolazione, contribuendo ad aiutarla ed a risolvere le varie problematiche. Il nostro movimento, attivo in tutta la provincia, non nasce a pochi mesi dalle elezioni per conquistare poltrone, bensì nutre un attaccamento forte alla città, puntando a realizzare un programma innovativo per governarla. Il candidato a sindaco di Cittadinanza Democratica, chiunque esso sia, non potrà che essere una figura espressione degli ideali e dei valori che il nostro movimento porta avanti, in modo tale da ripagare la fiducia e il sostegno che sempre più riscontra ».
Si dice che sarà lei il candidato a sindaco?
«Cittadinanza Democratica esprimerà un candidato, ma è ancora prematuro parlare di nomi. Riteniamo che sia il tempo di continuare a occuparsi dei problemi che attanagliano Gioia Tauro per dare risposte concrete ai cittadini che, disorientati, in mancanza di una guida istituzionalesi rivolgono a noi».
Dal procedimento Cent’anni di storia si evince una permeabilità delle istituzioni locali rispetto alle infiltrazioni mafiose. Che ne pensa?
«Ribadiamo il massimo rispetto per l’operato della magistratura e, fiduciosi che la giustizia farà correttamente il suo corso, non conoscendo gli atti di causa riteniamo opportuno astenerci da ogni commento. Per quanto riguarda il governo futuro della città, pensiamo che i prossimi amministratori debbano porre alla base del loro operato il rispetto della legalità il quale non può che passare attraverso la trasparenza degli atti».
C’è chi dice che la gestione straordinaria sia stata un’occasione mancata, poiché chi andrà ad amministrare avrà avanti a sé una situazione ingovernabile. Condivide?
«Ancora aspettiamo di conoscere ufficialmente la situazione economico-finanziaria in cui versa il Comune, nonostante le continue richieste avanzate sin dal 2008. Facciamo presente che i commissari nell’ultima riunione con i partiti avevano promesso un incontro pubblico. Stiamo aspettando da mesi. Non ci illudiamo di trovare il Comune in situazioni floride, perché ormai è noto che la cattiva gestione delle amministrazioni passate ha dissestato l’Ente, comportando un enorme danno ai cittadini, ma proprio per questo riteniamo che sia necessario impegnarsi perché non è assolutamente possibile riconsegnare il Comune agli stessi politici che, nel corso degli anni, col loro discutibile operato hanno incrementato il deficit, fino a portarlo alla situazione rovinosa di oggi».
L’europarlamentare Arlacchi ha detto che la mancata Zona franca non incide sullo sviluppo del territorio. E’d’accordo?
«La perdita della Zona franca, non solo è una mancata opportunità di sviluppo, ma un'ulteriore penalizzazione per il territorio perché già siamo a conoscenza di molte ditte che trasferiranno la loro sede a Lamezia Terme, dove potranno fruire di vantaggi economici che qui non avrebbero. E’ evidente che questo “scippo” sia imputabile a Loiero e alla sua Giunta, che si ricordano solerte di questa città solo quando si tratta di installare impianti nocivi per la salute dei cittadini che nessun altro vuole. Grandi colpe hanno anche i nostri amministratori locali: quando nell’anno 2007 denunciavo e sollevavo sui giornali la questione della Zona franca, loro tacevano e non presentavano nessun progetto o proposta concreta alla Regione».
GIOIA TAURO - La tappa di oggi è Cittadinanza Democratica. A Renato Bellofiore, che ne è il presidente, abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione socio-politica di Gioia Tauro, in vista delle elezioni di marzo prossimo. Alcuni ritengono che chi si è candidato a sindaco debba fare un passo indietro, nel senso che è auspicabile che vi sia un candidato unico.
Lei che risponde?
«Cittadinanza Democratica ha iniziato il suo percorso politico da molto lontano. Infatti, con i suoi rappresentanti fa politica sul territorio da oltre cinque anni. In questo tempo si è posta vicino e dalla parte della popolazione, contribuendo ad aiutarla ed a risolvere le varie problematiche. Il nostro movimento, attivo in tutta la provincia, non nasce a pochi mesi dalle elezioni per conquistare poltrone, bensì nutre un attaccamento forte alla città, puntando a realizzare un programma innovativo per governarla. Il candidato a sindaco di Cittadinanza Democratica, chiunque esso sia, non potrà che essere una figura espressione degli ideali e dei valori che il nostro movimento porta avanti, in modo tale da ripagare la fiducia e il sostegno che sempre più riscontra ».
Si dice che sarà lei il candidato a sindaco?
«Cittadinanza Democratica esprimerà un candidato, ma è ancora prematuro parlare di nomi. Riteniamo che sia il tempo di continuare a occuparsi dei problemi che attanagliano Gioia Tauro per dare risposte concrete ai cittadini che, disorientati, in mancanza di una guida istituzionalesi rivolgono a noi».
Dal procedimento Cent’anni di storia si evince una permeabilità delle istituzioni locali rispetto alle infiltrazioni mafiose. Che ne pensa?
«Ribadiamo il massimo rispetto per l’operato della magistratura e, fiduciosi che la giustizia farà correttamente il suo corso, non conoscendo gli atti di causa riteniamo opportuno astenerci da ogni commento. Per quanto riguarda il governo futuro della città, pensiamo che i prossimi amministratori debbano porre alla base del loro operato il rispetto della legalità il quale non può che passare attraverso la trasparenza degli atti».
C’è chi dice che la gestione straordinaria sia stata un’occasione mancata, poiché chi andrà ad amministrare avrà avanti a sé una situazione ingovernabile. Condivide?
«Ancora aspettiamo di conoscere ufficialmente la situazione economico-finanziaria in cui versa il Comune, nonostante le continue richieste avanzate sin dal 2008. Facciamo presente che i commissari nell’ultima riunione con i partiti avevano promesso un incontro pubblico. Stiamo aspettando da mesi. Non ci illudiamo di trovare il Comune in situazioni floride, perché ormai è noto che la cattiva gestione delle amministrazioni passate ha dissestato l’Ente, comportando un enorme danno ai cittadini, ma proprio per questo riteniamo che sia necessario impegnarsi perché non è assolutamente possibile riconsegnare il Comune agli stessi politici che, nel corso degli anni, col loro discutibile operato hanno incrementato il deficit, fino a portarlo alla situazione rovinosa di oggi».
L’europarlamentare Arlacchi ha detto che la mancata Zona franca non incide sullo sviluppo del territorio. E’d’accordo?
«La perdita della Zona franca, non solo è una mancata opportunità di sviluppo, ma un'ulteriore penalizzazione per il territorio perché già siamo a conoscenza di molte ditte che trasferiranno la loro sede a Lamezia Terme, dove potranno fruire di vantaggi economici che qui non avrebbero. E’ evidente che questo “scippo” sia imputabile a Loiero e alla sua Giunta, che si ricordano solerte di questa città solo quando si tratta di installare impianti nocivi per la salute dei cittadini che nessun altro vuole. Grandi colpe hanno anche i nostri amministratori locali: quando nell’anno 2007 denunciavo e sollevavo sui giornali la questione della Zona franca, loro tacevano e non presentavano nessun progetto o proposta concreta alla Regione».