«REAGIAMO ALLA VIOLENZA»
Da Calabria Ora del 9.11.09 di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo Cittadinanza Democratica
L’omicidio avvenuto in pieno centro a Gioia Tauro accresce la preoccupazione della società civile e della popolazione sempre più costretta a vivere in un clima di guerriglia urbana. Cittadinanza Democratica nell’augurarsi che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare al più presto luce sulla vicenda fa appello a tutte le forze sane del paese per affiancare chi quotidianamente assicura il
massimo impegno nella lotta contro la criminalità. Non si può accettare più passivamente quanto accade come qualcosa di ineluttabile: la rassegnazione è il peggior nemico della popolazione e il ruolo di tutti i cittadini onesti può divenire fondamentale. Bisogna tracciare una linea netta di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che è illegale. Occorre quindi creare una nuova coscienza contro questi fenomeni che oltre a far vivere una città nel terrore generano povertà e sottosviluppo. Perché il riscatto della nostra città non ci verrà “regalato dall’esterno” ma dovrà necessariamente anche avere alla base una nuova coscienza fondata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sullo spirito di appartenenza ad una società sana e coesa capace di reagire come un unico organismo agli attacchi della criminalità. Il ruolo delle tante associazioni, di tutti i cittadini e delle comunità religiose diviene allora primario e in particolar modo “Cittadinanza Democratica” fa appello alla Chiesa perché in un momento così delicato rivesta un ruolo fondamentale per scuotere le coscienze e indicare con chiarezza la corretta via da seguire, lanciando con rinnovato vigore un messaggio forte di legalità e speranza per i cittadini onesti. Ovviamente tutto questo da solo non basta, occorre quindi che il Governo centrale fornisca alle forze dell’ordine quelle risorse alle attività operative e organizzative che, già esigue, quest’anno sono state ulteriormente decurtate del 44% e non sottragga, come previsto, 40mila unità dagli operatori in servizio, per consentire a chi opera quotidianamente rischiando la propria vita, di poter esercitare un maggior controllo del territorio per garantire il bene e la sicurezza dei cittadini.
Da Calabria Ora del 9.11.09 di Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo Cittadinanza Democratica
L’omicidio avvenuto in pieno centro a Gioia Tauro accresce la preoccupazione della società civile e della popolazione sempre più costretta a vivere in un clima di guerriglia urbana. Cittadinanza Democratica nell’augurarsi che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare al più presto luce sulla vicenda fa appello a tutte le forze sane del paese per affiancare chi quotidianamente assicura il
massimo impegno nella lotta contro la criminalità. Non si può accettare più passivamente quanto accade come qualcosa di ineluttabile: la rassegnazione è il peggior nemico della popolazione e il ruolo di tutti i cittadini onesti può divenire fondamentale. Bisogna tracciare una linea netta di demarcazione tra ciò che è lecito e ciò che è illegale. Occorre quindi creare una nuova coscienza contro questi fenomeni che oltre a far vivere una città nel terrore generano povertà e sottosviluppo. Perché il riscatto della nostra città non ci verrà “regalato dall’esterno” ma dovrà necessariamente anche avere alla base una nuova coscienza fondata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sullo spirito di appartenenza ad una società sana e coesa capace di reagire come un unico organismo agli attacchi della criminalità. Il ruolo delle tante associazioni, di tutti i cittadini e delle comunità religiose diviene allora primario e in particolar modo “Cittadinanza Democratica” fa appello alla Chiesa perché in un momento così delicato rivesta un ruolo fondamentale per scuotere le coscienze e indicare con chiarezza la corretta via da seguire, lanciando con rinnovato vigore un messaggio forte di legalità e speranza per i cittadini onesti. Ovviamente tutto questo da solo non basta, occorre quindi che il Governo centrale fornisca alle forze dell’ordine quelle risorse alle attività operative e organizzative che, già esigue, quest’anno sono state ulteriormente decurtate del 44% e non sottragga, come previsto, 40mila unità dagli operatori in servizio, per consentire a chi opera quotidianamente rischiando la propria vita, di poter esercitare un maggior controllo del territorio per garantire il bene e la sicurezza dei cittadini.