3 settembre 2009

”Cittadinanza Democratica” critica il blocco estivo Chirurgia riaperta a Gioia «Andava fatto molto prima»


Da Il Quotidiano del 2.9.09 di Alberto Petrelli
GIOIA TAURO -Aseguito della riapertura del reparto di chirurgia all'ospedale Giovanni XXIII di Gioia Tauro, “Cittadinanza Democratica” ha diramatouncomunicato stampa nel quale esprime soddisfazione per l'avvenimento, pur chiedendo un intervento deciso da parte delle autorità competenti. I firmatari del comunicato, si dichiarano «disorientati di fronte ai tempi di reazione dell'Asp 5 di Reggio Calabria che per oltre unmese e mezzo,in piena estate, hanno permesso il blocco notturno di questo importantissimo servizio» , specificando comequesti siaposto«a salvaguardia della polveriera infortunistica connessa all'attivitàlavorativa svolgentesi all'interno del più grande porto del Mediterraneo ». La lista civica di Renato Bellofiore si riferisce ai disservizi legati alla mancata presenza di un reparto di chirurgia operativotutto il giorno, che costringeva i pazienti in emergenza «ad arrivare all'ospedale di Scilla, viaggiando per una strada malagevole ed impercorribile ». Nonostante tutto, Cittadinanza Democratica sposta l'attenzione nei confronti degli ordini inevasi nei confronti dell'ospedale di Gioia Tauro, tra i quali «il ritorno del reparto di terapia intensiva che si continua a negare al Giovanni XXIII, reparto che dovrebbe necessariamente essere vicino alle sale operatorie e al reparto di cardiologia che inevitabilmenteviene limitato nelle sue potenzialità». Vengono sollevate anche altre questioni riguardo il nosocomio gioiese, come la mancanza di una Tacper cui«i pazientigravi ricoveratid'urgenza devono essere spostati a Palmi per fare l'esame per poi essere riportati a Gioia Tauro per essere operati. Nel frattempo qualcuno potrebbemorire». Unaposizione fermanel contesto diunasituazione -quella relativa alla sanità calabrese - non certo felice, in merito alla quale Cittadinanza Democratica esprime un'opinione “forte”, chiedendo a gran voce l'intervento delle autorità regionali e locali addette a tali servizi. Si legge infatti nel comunicato che «per Cittadinanza Democratica è bene che l'Asp 5intervenga in maniera perentoria e chiara su tali problematiche altrimenti si continuerà a favorire la politica della frammentazione,
dispersione e della difesa dei campanili che hanno portato allo sfascio della sanità calabrese e in particolare della Piana di Gioia Tauro, dove di malasanità si continua amorire». Bellofiore e suoi restano inattesa di sviluppi. a.p.