di Giuseppe Rizzo membro del Coordinamento regionale Pbc. Gioia Tauro 26.03.09
Specifiche responsabilità politiche e cinici interessi speculativi di multinazionali senza scrupoli, cause primarie di una crescente industrializzazione selvaggia, fanno si che il territorio calabrese si avvii inesorabilmente e speditamente verso il degrado totale, dando così un addio definitivo a turismo e agricoltura, da sempre per vocazione unici e veri motori economici del territorio. Diamo qui un esempio eloquente tra le tante scelte deleterie . I precedenti tralicci dell’altissima tensione trasportavano e trasportano l’energia attraverso tre grossi cavi appesi ,più uno piccolo in cima ai centri di distribuzione. Le recentissime installazioni di megatralicci ,simili a torri Eiffel , si stagliano mediamente oltre i cinquanta metri d’altezza e poggiano su una base di 51 mq!!!
Questi conduttori elettrici , costruiti ancor prima delle centrali , servono a portare l’energia fuori dalla Calabria , prelevandola nella fertilissima piana di Gioia Tauro e sono corredati da un numero di nove cavi a gruppi di tre , con due più piccoli alla sommità. Probabilmente questi manufatti Enel potenziano notevolmente gli effetti nocivi da inquinamento da elettrosmog rispetto a quelli tradizionali , i cui effetti cancerogeni sono già stati ampiamente riconosciuti dal mondo scientifico , inquinando così per migliaia di km, considerata la percorrenza longitudinale e trasversale della Calabria e il proseguimento in altre regioni. Inoltre lo scempio paesaggistico è devastante. Allo svincolo autostradale di Rosarno ,un tempo famoso per i giardini d’agrumi, solo per citare uno dei tanti casi , vi sono centinaia di tralicci di tutte le dimensioni , in parte dismessi e abbandonati dall’Enel , a testimoniare il degrado e l’assoluta mancanza di regole o di un minimo rispetto per un territorio sempre più considerato come una colonia da sfruttare. Eppure esistono il tanto decantato "osservatorio regionale del paesaggio" o"la convenzione europea del paesaggio" ma , come sempre , formule dai principi ineccepibili ma per un utilizzo gattopardesco , da vetrina politica , senza significato pratico. Le logiche che prevalgono sono quelle delle lobbies economiche di multinazionali italiane e straniere che , in cambio dei loro profitti ci regalano elettrodotti e centrali turbogas di nessuna utilità per il territorio. Tutto il resto sembra evidentemente illogico.
Due elettrodotti costeggiano l’autostrada SA-RC e ai confini nord le proteste delle popolazioni di Laino Borgo, impongono un progetto di variante di 28 km e una spesa di 20.000.000 di euro,l’equivalente di 714.287,7 euro a km! E’ recente la notizia che si dovranno spendere altri 390 milioni di euro per prelevare l’energia dalla turbogas di recentissima costruzione nella piana di Gioia Tauro, fino a Sorgente in Sicilia . In quest’ultima regione , sono stati previsti altri 310 milioni di euro per il raddoppio della rete elettrica: uno sperpero di svariati e svariati miliardi di euro , solo per portare l’energia nei luoghi di consumo. La domanda è di una semplicità disarmante:perché non si sono fatte piccole centrali nei luoghi carenti d’energia e possibilmente da fonti alternative? Si sarebbero risparmiati miliardi di euro senza nessuno spreco nel trasporto dell’energia e scarsissimo inquinamento ambientale. Magari si sarebbero potuti risparmiare fondi utili da mettere in centri ricerca per l’occupazione dei giovani. Come ultimo regalo , all’orizzonte si profila un megarigassificatore per l’utilizzo europeo , ad altissimo rischio esplosione e dal forte impatto ambientale, nei luoghi della Costa Viola , dirimpetto alle isole eolie , luogo omerico più bello d’Italia.
A nulla vale il fatto che già la Calabria immetta gas nella rete metanifera nazionale ,o il fatto che esporti più’energia di quella che produce o che abbia 40 centrali idroelettriche ferme. Nonostante questo enorme contributo all’Italia ,si fanno prospezioni per pozzi ,perfino sul promontorio di Era Lacinia a Crotone , scatenando le sacrosante ire del comitato spontaneo a cui va il plauso del Bene Comune per questa lotta di civiltà. E che dire delle richieste per la costruzione di centrali biomasse a S.Eufemia d’Aspromonte e a Rizziconi, altamente inquinanti tanto che le società interessate alla loro costruzione sono disposte a corrispondere elevati indennizzi ai comuni che le ospitano come risarcimenti ambientali, senza che nessuno si occupi dell’inquinamento generale e della qualità complessiva dell’aria della piana di Gioia Tauro che non può sicuramente sopportare una tale concentrazione di ecomostri . Per il bene comune denuncia, si oppone e si opporrà sempre a questa politica miope del degrado, che continua inarrestabile e ha come primo effetto un aumento impressionante delle patologie tumorali.
Specifiche responsabilità politiche e cinici interessi speculativi di multinazionali senza scrupoli, cause primarie di una crescente industrializzazione selvaggia, fanno si che il territorio calabrese si avvii inesorabilmente e speditamente verso il degrado totale, dando così un addio definitivo a turismo e agricoltura, da sempre per vocazione unici e veri motori economici del territorio. Diamo qui un esempio eloquente tra le tante scelte deleterie . I precedenti tralicci dell’altissima tensione trasportavano e trasportano l’energia attraverso tre grossi cavi appesi ,più uno piccolo in cima ai centri di distribuzione. Le recentissime installazioni di megatralicci ,simili a torri Eiffel , si stagliano mediamente oltre i cinquanta metri d’altezza e poggiano su una base di 51 mq!!!