
GIOIA TAURO - Dopo ben cinque mesi di sospensione "provvisoria", è imminente la riattivazione della Chirurgia d'urgenza nell'ospedale "Giovanni XXIII". Per giovedì prossimo, infatti, è fissato l'arrivo dei tecnici che dovranno verificare i lavori e certificare l'agibilità del reparto.
La notizia viene da fonte certa. È infatti il direttore sanitario e responsabile del Pronto soccorso del nosocomio cittadino, dott. Giuseppe Zampogna, a dare l'importante annuncio dopo che, ieri pomeriggio, ha accolto il generale Cetola, commissario dell'Asp 5, il quale, rientrando da Catanzaro, ha effettuato una ricognizione sullo stato delle cose al "Giovanni XXIII" accompagnato dal direttore sanitario della stessa Asp, dott. Enzo Rupeni.
«Il gen. Cetola e il dott. Rupeni – ha riferito Zampogna – hanno rilevato che i lavori sono stati effettuati e, a questo punto, si aspetta solo la verifica tecnica per certificare la piena agibilità delle sale operatorie. Se ciò avverrà, vale a dire se non ci saranno altri intoppi, giovedì al termine della verifica verrà stilato il certificato che consentirà l'immediata riapertura del reparto operatorio».
Sarà un caso ma è convinzione generale che la recente visita di appena quattro giorni addietro del commissario straordinario del Comune dott. Domenico Galati all'ospedale su richiesta dei rappresentanti della Lista civica nazionale "Per il bene comune" sia stata veramente "salutare". Infatti, nel pomeriggio dello stesso giorno della visita del dott. Galati, si è provveduto a rimuovere l'ultimo ostacolo rappresentato dalla ricerca di uno "speciale" interruttore.
«Sarà stato il fatto» afferma il coordinatore regionale di Pbc, Renato Bellofiore, promotore tra le altre iniziative di una recente manifestazione di protesta davanti l'ospedale, «che il dott. Galati, resosi conto che tutti remano contro questa città, abbia esplicitamente avvertito che Gioia Tauro non è "terra di nessuno". Quindi ha chiesto una relazione sulla situazione ed ha anche assicurato l'intervento di lavoratori del Comune per riportare tutto alla normalità. Ringraziamenti al dott. Galati, dunque, che ha anche scoperto la "pentola" riguardante i terreni offerti al prefetto Zanini per l'ospedale unico».
Una breve dichiarazione viene anche dai referenti locali del Pd, Cosimo Altomonte e Nunzio Candido, che esprimono «gratitudine al dott. Galati per la presa di posizione che ha dato un forte impulso alla soluzione di una pratica "stagnante", quella del "Giovanni XXIII", un ospedale situato in ottima posizione nella Piana e, quindi, da utilizzare in pieno a favore del territorio e di migliaia di lavoratori in pericolo».