Resta solo da avviare il sistema di climatizzazione

Il Quotidiano del 8.3.09 di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - Il bio-ingenere dell'Asp, Giovanni Morello, si è recato nei giorni scorsi all'ospedale “Giovanni XXIII” per effettuare gli ultimi controlli all'impianto elettrico delle sale operatorie. “Le sale operatorie del nosocomio gioiese - ha detto Morello - sono state ferme per alcuni mesi, poiché necessitavano di verifiche relativamente alla sicurezza elettrica, oltre che di altri interventi.
Queste verifiche tecniche vengono normalmente effettuate in tutte le sale operatorie con periodicità. Per quanto riguarda questo ospedale, tali verifiche sono state piuttosto laboriose, perché si è reso necessario sostituire alcuni importanti componenti
elettrici. Oggi - ha affermato il bio-ingegnere - ho completato tutti i controlli, per cui potrò stilare un verbale con la relativa certificazione”. E' tutto pronto, dunque, perché venga riaperta la sala operatoria? “In teoria sì, però stiamo ancora verificando, con la ditta manutentrice, la funzionalità dell'impianto di climatizzazione. La stessa società si è impegnata ad effettuare le dovute verifiche tecniche nel giro di tre o quattro giorni, cui seguirà una relazione attestante la messa in funzione dell'impianto. Per ciò che mi compete, già lunedì prossimo, rilascerò la certificazione relativa agli apparati elettrici”. Stando al lavoro svolto da Morello, non dovrebbero più sussistere motivi ostativi per la riapertura delle sale operatorie e, quindi, per il rientro di Chirurgia. Appresi gli ultimi sviluppi della “vicenda ospedale”, il coordinatore regionale del movimento “Per il bene comune”, Renato Bellofiore, pur manifestando apprezzamento per l'impegno dell'ingegnere Morello e per le sollecitazioni continue del direttore sanitario dottor Zampogna, affinché si torni presto alla normalità, esprime alcune perplessità che scaturiscono dal protrarsi dei controlli tecnici che avrebbero potuto essere effettuati in brevissimo tempo. “Si ha l'impressione - ha dichiarato l'avvocato Bellofiore - che dall'interno del “Giovanni XXIII” ci sia qualcuno che rema contro lo stesso nosocomio gioiese per fini non sempre molto espliciti. Aspettiamo fiduciosi - conclude il coordinatore del Pbc - l'evolversi dei fatti per poter, eventualmente, intervenire”.


GIOIA TAURO - Il bio-ingenere dell'Asp, Giovanni Morello, si è recato nei giorni scorsi all'ospedale “Giovanni XXIII” per effettuare gli ultimi controlli all'impianto elettrico delle sale operatorie. “Le sale operatorie del nosocomio gioiese - ha detto Morello - sono state ferme per alcuni mesi, poiché necessitavano di verifiche relativamente alla sicurezza elettrica, oltre che di altri interventi.
Queste verifiche tecniche vengono normalmente effettuate in tutte le sale operatorie con periodicità. Per quanto riguarda questo ospedale, tali verifiche sono state piuttosto laboriose, perché si è reso necessario sostituire alcuni importanti componenti
elettrici. Oggi - ha affermato il bio-ingegnere - ho completato tutti i controlli, per cui potrò stilare un verbale con la relativa certificazione”. E' tutto pronto, dunque, perché venga riaperta la sala operatoria? “In teoria sì, però stiamo ancora verificando, con la ditta manutentrice, la funzionalità dell'impianto di climatizzazione. La stessa società si è impegnata ad effettuare le dovute verifiche tecniche nel giro di tre o quattro giorni, cui seguirà una relazione attestante la messa in funzione dell'impianto. Per ciò che mi compete, già lunedì prossimo, rilascerò la certificazione relativa agli apparati elettrici”. Stando al lavoro svolto da Morello, non dovrebbero più sussistere motivi ostativi per la riapertura delle sale operatorie e, quindi, per il rientro di Chirurgia. Appresi gli ultimi sviluppi della “vicenda ospedale”, il coordinatore regionale del movimento “Per il bene comune”, Renato Bellofiore, pur manifestando apprezzamento per l'impegno dell'ingegnere Morello e per le sollecitazioni continue del direttore sanitario dottor Zampogna, affinché si torni presto alla normalità, esprime alcune perplessità che scaturiscono dal protrarsi dei controlli tecnici che avrebbero potuto essere effettuati in brevissimo tempo. “Si ha l'impressione - ha dichiarato l'avvocato Bellofiore - che dall'interno del “Giovanni XXIII” ci sia qualcuno che rema contro lo stesso nosocomio gioiese per fini non sempre molto espliciti. Aspettiamo fiduciosi - conclude il coordinatore del Pbc - l'evolversi dei fatti per poter, eventualmente, intervenire”.