21 marzo 2009

Gioia Tauro La lista "Per il bene comune" sprona la Regione

Inceneritore e depuratore sollecitati controlli serrati
Pbc: subito il monitoraggio epidemiologico e ambientale


da Gazzetta del Sud del 21.3.09 di Francesco Toscano
GIOIA TAURO
Dopo quanto avvenuto per l'inceneritore di Colleferro, dove, secondo i carabinieri «veniva smaltito di tutto», la lista civica nazionale "Per il Bene Comune" (Pbc), con un comunicato a firma dei coordinatori regionale e locale, Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo, auspica che «la Regione Calabria dia la massima importanza ai controlli sull'impianto di smaltimento dei rifiuti di Gioia Tauro». «In particolare – affermano – bisogna iniziare a fare ciò che fino ad oggi in Italia avviene solo in Emilia-Romagna, ossia vogliamo anche noi il monitoraggio epidemiologico e ambientale sull'inquinamento derivante dai molteplici siti concentrati tra Gioia Tauro, Rizziconi e Bosco di Rosarno, in particolare dalle discariche di Gioia Tauro di Contrada Marrella, dall'inceneritore di Contrada Cicerna, dalla centrale Turbogas di Rizziconi, dal mega depuratore di Gioia e dalle centrali biomasse sparse per la Piana». «Se si ha a cuore la salute dei cittadini, la tutela del territorio e il rispetto dell'ambiente bisognerà attuare questo progetto, che aveva trovato favorevole l'ex ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio. Ciò permetterebbe di valutare lo stato di salute di chi vive vicino a tutti i siti sopra indicati, dove si svolgono o sono previsti tra l'altro processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti».
I coordinatori della lista civica chiedono, «visto il crescente numero di patologie tumorali che stanno toccando i cittadini residenti nelle zone vicino all'inceneritore, che venga installato un impianto speciale di misurazione delle polveri sottili. Per tali studi si auspica si coinvolgano strutture pubbliche, ad esempio Asp, Dipartimento di Epidemiologia, Arpacal» Per Bellofiore e Rizzo, «è indispensabile estendere tali studi medici anche allo stato di salute dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro, per poi incrociare i risultati con l'analisi della qualità dell'aria che dovrebbe essere curata dall'Arpacal. Così facendo l'Asp e l'Arpacal avrebbero accesso alle informazioni in maniera costante e diretta. Per i due coordinatori, sia Gioia Tauro che la Piana devono assolutamente avere un monitoraggio costante di tutti i siti ambientali a rischio o che svolgono un'attività ordinaria nella gestione dei rifiuti.