
Galati in visita al “Giovanni XXIII”
Il tour è proseguito nei locali del Centro per l’impiego
di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - Su sollecitazione della lista civica “Per il bene comune” il commissario Domenico Galati si è recato ieri mattina all'ospedale “Giovanni XXIII”, da tempo al centro del dibattito politico dopo il momentaneo trasferimento di Chirurgia in quel di Scilla e la chiusura delle sale operatorie. Galati, accolto dal direttore sanitario del nosocomio gioiese Giuseppe Zampogna, ha voluto rendersi conto di persona della situazione in cui si trova la struttura ospedaliera ed ha manifestato la piena disponibilità del Comune affinché vengano risolti tutti i problemi che ancora ostacolano un efficiente funzionamento del nosocomio. Per quanto riguarda gli inconvenienti di carattere tecnico che tuttora impediscono il rientro del reparto di Chirurgia e la riapertura delle sale operatorie è stato assicurato al commissario Galati che si sta provvedendo alla sostituzione di uno speciale interruttore perché i locali interessati possano avere i requisiti per il rilascio della certificazione di messa a norma degli impianti elettrici. “Ciò dovrebbe avvenire nello spazio di pochi giorni - ha detto Rosario Brullo, tecnico dell'Asp - e una volta fatta questa operazione sarà tutto in piena norma”. Accompagnato dal direttore sanitario Zampogna, Galati ha fatto una ricognizione dell'intera struttura ospedaliera, compiacendosi per la pulizia e l'ordine che ha trovato in tutti gli ambienti visitati. Lo stesso Galati si è impegnato ad intervenire, per come potrà fare il Comune, affinché i lavori per la ristrutturazione dei locali destinati all'astanteria vengano ultimati a breve termine. “Mi renderò interprete ha dichiarato il commissario Galati delle istanze dell'utenza e del personale che opera all'interno di questo ospedale, le cui potenzialità sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere ignorate, anche in considerazione delle tante esigenze che scaturiscono dalla vicinanza del grande porto e dell'area industriale, realtà che non può essere sottovalutata rispetto ai servizi che in tale contesto sono da ritenersi indispensabili”. Nel corso della visita di Galati è emerso che all'indomani dell'insediamento della Commissione straordinaria al Comune di Gioia Tauro la stessa, a proposito della costruzione dell'ospedale unico o nuovo, si era resa disponibile ad individuare un terreno idoneo alla costruzione della grande opera. “Tanto è vero - ha dichiarato Domenico Galati - che in quella sede, presente il compianto collega Mario Fasano, si pensò addirittura di trovare, occorrendo, un accordo con la cooperativa Valle del Marro qualora si fosse reso necessario utilizzare i beni a questa assegnati, ovviamente in cambio di altri terreni dove sarebbe stato possibile continuare l'attività della stessa cooperativa di giovani”. “Fatto sta - ha proseguito Galati - che dopo quel primo incontro avuto con il prefetto Zanini alla Commissione Straordinaria non è arrivato nulla sulle decisioni prese o in itinere per la costruzione del grande ospedale della Piana, né negli uffici comunali abbiamo trovato traccia della volontà popolare espressa dal voto favorevole di 24 sindaci su 28 che stabiliva la realizzazione della nuova struttura sanitaria nel territorio di Cannavà”. “Insomma, le parole di Galati - ha sottolineato il coordinatore regionale del movimento Pbc Renato Bellofiore - la dicono lunga su come si voglia non tener conto della volontà della popolazione che attraverso i propri rappresentanti istituzionali ha fornito, invece, una precisa indicazione circa il sito da destinare all'importante opera. Siamo di fronte ai soliti giochi di campanile e di piccoli interessi di parte che nulla hanno a che vedere con la democrazia e la trasparenza”. “A fronte di quanto ha riferito Galati - ha concluso Bellofiore - deve essere rimesso tutto in discussione con il coinvolgimento delle istituzioni e della cittadinanza”. Dopo la visita al “Giovanni XXIII” il commissario Galati si è recato presso gli uffici del Centro per l'Impiego. Qui è stato ricevuto dal vice dirigente Laganà. Com'è è noto tra la Provincia e il Comune vi è in corso un chiarimento sulla competenza relativa al pagamento dell'affitto dei locali. “Indipendentemente da chi dovrà continuare a pagare la pigione - ha precisato Galati - gli resteranno a Gioia”.
Il tour è proseguito nei locali del Centro per l’impiego
di NICOLA ORSO
GIOIA TAURO - Su sollecitazione della lista civica “Per il bene comune” il commissario Domenico Galati si è recato ieri mattina all'ospedale “Giovanni XXIII”, da tempo al centro del dibattito politico dopo il momentaneo trasferimento di Chirurgia in quel di Scilla e la chiusura delle sale operatorie. Galati, accolto dal direttore sanitario del nosocomio gioiese Giuseppe Zampogna, ha voluto rendersi conto di persona della situazione in cui si trova la struttura ospedaliera ed ha manifestato la piena disponibilità del Comune affinché vengano risolti tutti i problemi che ancora ostacolano un efficiente funzionamento del nosocomio. Per quanto riguarda gli inconvenienti di carattere tecnico che tuttora impediscono il rientro del reparto di Chirurgia e la riapertura delle sale operatorie è stato assicurato al commissario Galati che si sta provvedendo alla sostituzione di uno speciale interruttore perché i locali interessati possano avere i requisiti per il rilascio della certificazione di messa a norma degli impianti elettrici. “Ciò dovrebbe avvenire nello spazio di pochi giorni - ha detto Rosario Brullo, tecnico dell'Asp - e una volta fatta questa operazione sarà tutto in piena norma”. Accompagnato dal direttore sanitario Zampogna, Galati ha fatto una ricognizione dell'intera struttura ospedaliera, compiacendosi per la pulizia e l'ordine che ha trovato in tutti gli ambienti visitati. Lo stesso Galati si è impegnato ad intervenire, per come potrà fare il Comune, affinché i lavori per la ristrutturazione dei locali destinati all'astanteria vengano ultimati a breve termine. “Mi renderò interprete ha dichiarato il commissario Galati delle istanze dell'utenza e del personale che opera all'interno di questo ospedale, le cui potenzialità sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere ignorate, anche in considerazione delle tante esigenze che scaturiscono dalla vicinanza del grande porto e dell'area industriale, realtà che non può essere sottovalutata rispetto ai servizi che in tale contesto sono da ritenersi indispensabili”. Nel corso della visita di Galati è emerso che all'indomani dell'insediamento della Commissione straordinaria al Comune di Gioia Tauro la stessa, a proposito della costruzione dell'ospedale unico o nuovo, si era resa disponibile ad individuare un terreno idoneo alla costruzione della grande opera. “Tanto è vero - ha dichiarato Domenico Galati - che in quella sede, presente il compianto collega Mario Fasano, si pensò addirittura di trovare, occorrendo, un accordo con la cooperativa Valle del Marro qualora si fosse reso necessario utilizzare i beni a questa assegnati, ovviamente in cambio di altri terreni dove sarebbe stato possibile continuare l'attività della stessa cooperativa di giovani”. “Fatto sta - ha proseguito Galati - che dopo quel primo incontro avuto con il prefetto Zanini alla Commissione Straordinaria non è arrivato nulla sulle decisioni prese o in itinere per la costruzione del grande ospedale della Piana, né negli uffici comunali abbiamo trovato traccia della volontà popolare espressa dal voto favorevole di 24 sindaci su 28 che stabiliva la realizzazione della nuova struttura sanitaria nel territorio di Cannavà”. “Insomma, le parole di Galati - ha sottolineato il coordinatore regionale del movimento Pbc Renato Bellofiore - la dicono lunga su come si voglia non tener conto della volontà della popolazione che attraverso i propri rappresentanti istituzionali ha fornito, invece, una precisa indicazione circa il sito da destinare all'importante opera. Siamo di fronte ai soliti giochi di campanile e di piccoli interessi di parte che nulla hanno a che vedere con la democrazia e la trasparenza”. “A fronte di quanto ha riferito Galati - ha concluso Bellofiore - deve essere rimesso tutto in discussione con il coinvolgimento delle istituzioni e della cittadinanza”. Dopo la visita al “Giovanni XXIII” il commissario Galati si è recato presso gli uffici del Centro per l'Impiego. Qui è stato ricevuto dal vice dirigente Laganà. Com'è è noto tra la Provincia e il Comune vi è in corso un chiarimento sulla competenza relativa al pagamento dell'affitto dei locali. “Indipendentemente da chi dovrà continuare a pagare la pigione - ha precisato Galati - gli resteranno a Gioia”.