5 agosto 2008

Coordinamento Regione Calabria

GIOIA TAURO, 05/08/2008

COMUNICATO STAMPA


LOIERO NEMICO DI GIOIA TAURO, ALMENO CI SALVI LA SUA GIUNTA.

Per il ns. Presidente Gioia Tauro è buona soltanto per diventare la pattumiera d’Italia.

Non si è ancora spento l’eco dell’ingiustizia perpetrata con la scelta delle ZFU in altri luoghi scartando Gioia Tauro, dopo che lo stesso Presidente Loiero aveva dichiarato agli organi di stampa lo scorso aprile 2007, che la Zona Franca Urbana per la lavorazione delle merci in arrivo sarebbe stata fatta a Gioia Tauro, luogo naturalmente più idoneo di tutti gli altri per la presenza del Porto, che quest’ultima cittadina rischia di subire l’ennesimo scippo con lo spostamento del sito già votato riguardante l’Ospedale Unico della Piana.

I lavoratori del Porto “In primis” e l’attuale Ospedale di Gioia Tauro, che è bene ribadire trattasi di una ottima struttura ben collocata territorialmente con un consolidato radicamento nel territorio, rischiano di subire stravolgimenti destabilizzanti e danni dalla paventata ed irresponsabile scelta ANTIDEMOCRATICA che si accingerebbe a varare la Giunta regionale di collocare l’Ospedale Unico a Palmi, infischiandosene di quanto deciso a larghissima maggioranza da oltre 23 Sindaci della Piana lo scorso ottobre 2007 circa il sito per l’Ospedale Unico.

Oggi, non si capisce per quale ragione il Presidente, nemico di Gioia Tauro, si appresta a scippare a questa cittadina della Piana - che più tutte le altre ha pagato e sta pagando in termini di salute, di inquinamento dell’aria e del mare e di disastro dell’agricoltura per queste ultime scelte scellerate, lo scotto di essere stata destinata, quale sito degradato, dove collocare tutti gli impianti ad alto rischio per la salute dei cittadini residenti nell’area - anche il sito naturale e democraticamente scelto dai Sindaci per l’Ospedale Unico, in favore di siti assolutamente NON IDONEI al confronto, se paragonati a Gioia Tauro in termini di distanza dal Porto e di agevolezza e facilità di raggiungimento in caso di incidente e quindi in termini di salvezza di vite umane.

Pbc vuole ricordare, per chi lo avesse dimenticato, che il luogo dove costruire l’Ospedale Unico è già stato scelto democraticamente da oltre 23 Sindaci della Piana con un verbale ufficiale lo scorso ottobre 2007 e le decisioni votate democraticamente devono essere rispettate se siamo ancora in democrazia.

“Per il Bene Comune” si dice contraria a fughe in avanti da parte di qualche giunta Comunale e/o primo cittadino, che con riferimento alla scelta del sito dove costruire l’Ospedale Unico, non pensando al bene di tutti gli abitanti della Piana e in particolare dei lavoratori del Porto, pensano solo all’interesse campanilistico della loro comunità.

Così come pure Pbc è contraria a scelte che non siano democraticamente adottate a maggioranza di tutti i Sindaci della Piana.

La democrazia non può essere un optional fatto solo di parole senza contenuto né esserlo l’associazione “Città degli Ulivi”.

Nel caso che ci riguarda, il sito per la costruzione dell’Ospedale Unico è già stato scelto dai Sindaci ed è quello dell’aria territoriale di Cannavà, tutto il resto riguarda scelte non democratiche, che se imposte con forza ed autorità dalla Giunta Regionale non soddisferebbero gli interessi dei cittadini e umilierebbero i Sindaci svilendoli del loro ruolo e del loro mandato di tutori della salute pubblica delle rispettive comunità.

Gli abitanti di Gioia Tauro e il lavoratori del Porto da tale scelta ne verrebbero fortemente penalizzati e verrebbe messa a rischio la salute degli stessi lavoratori.

Si pensi solo al caso di un incidente ad un lavoratore del Porto con una inarrestabile emorragia in corso, per fermare la quale sarebbe necessario in tempi ristrettissimi giungere al pronto soccorso più vicino. Bene, oggi questo pronto soccorso è Gioia Tauro perché allontanarlo? Stesso discorso varrebbe per chi abita nelle zone territoriali più interne ed impervie.

E invece cosa si propina? La cosa più illogica e pericolosa: costruire il nuovo Ospedale Unico ad oltre 15 minuti di strada dal più vicino pronto soccorso distante dal porto di Gioia Tauro, sempre traffico e imprevisti permettendo.

Qui si sta rischiando di giocare con la salute dei lavoratori del Porto e dei cittadini della Piana.

“Quello regionale è un governo strabico, che da un lato punta a tagliare l’Azienda Sanitaria di Palmi, dall’altro finanzia per decine di milioni di euro per creare un nuovo Ospedale Unico con nuovi reparti e servizi già esistenti in Ospedali strutturalmente e professionalmente efficienti e validi come quello di Gioia Tauro. Basterebbe solo potenziare quest’ultimo e si risparmierebbero milioni di soldi pubblici dei contribuenti”.

Siamo di fronte ad un governo regionale incoerente infatti SIAMO LA REGIONE DEI PARADOSSI:

La Calabria è ai primi posti in Italia per la spesa sanitaria, ma è anche la prima regione per i viaggi della speranza. Negli ultimi anni i ricoveri extra-regione sono stati nell’ordine delle migliaia che, in rapporto ai ricoveri nelle strutture regionali, significa un’altissima percentuale di ricoveri avvenuto fuori dalla Calabria, ma a spese della Regione.

Nessun coordinamento e nessun controllo, se non quello delle forze dell’ordine e della magistratura. Controlli interni, amministrativi? Poco e niente.

Difficile trovare un manager di ASL che non sia stato nominato, come dire, grazie ai suoi agganci politici.

Nessuno conosce lo stato di salute del territorio, tanto meno quello della Piana di Gioia Tauro, e quindi non è possibile programmare modelli e interventi mirati e non è dato sapere neanche del Controllo di Gestione sulla spesa sanitaria, l’unico strumento che permette di analizzare i flussi di spesa e correggere eventuali anomalie.

Se vista alla luce di tutti i paradossi elencati, anche gli intendimenti del Governo Regionale Presieduto da Agazio Loiero, in materia di riassetto organizzativo e funzionale della Sanità calabrese, appaiono assurdi, incomprensibili e quindi particolarmente penalizzanti per i cittadini di Gioia Tauro e della Piana e non possono essere condivisi.

La chiusura di Ospedali come Taurianova, Oppido, Rosarno ecc, così come l’accorpamento di Gioia Tauro ad altro presidio ospedaliero nell’aumentare il rischio per l’incolumità e una maggiore penalizzazione per i lavoratori portuali, umilierà contemporaneamente tutta la comunità della Piana e in particolar modo i Sindaci e l’associazione “città degli ulivi” che da questa decisione ne usciranno svuotati.

L’Ospedale di Gioia Tauro oltre ad essere il Presidio ospedaliero con pronto soccorso più vicino al Porto di Gioia Tauro è ormai una realtà consolidata nel territorio della Piana, che conta un bacino di oltre 180 mila persone, è anche una delle voci nella formazione del reddito complessivo per la città di Gioia Tauro, nonché un bacino occupazionale non trascurabile.

L’ipotesi della chiusura “pseudo-risanatrice” di alcuni Ospedali della Piana, tra cui Taurianova, Oppido e Rosarno e della scelta dell’Ospedale Unico a Palmi, è assolutamente INCOMPRESIBILE e INNACCETTABILE e accentua i disagi che i lavoratori portuali e i cittadini di Gioia Tauro e della Piana, già oggi, sono costretti a subire a causa di decisioni politiche, da parte della Regione che poco hanno a che fare con il principio costituzionale che tutela la salute dei cittadini.

Sicuramente oggi più che mai in Calabria vi è l’emergenza sanità sia in termini di qualità, sia in termini di gestione o di costi, ma ciò non può e non deve avvenire danneggiando un territorio della Piana, la città di Gioia Tauro ed i lavoratori del Porto, e, a maggior ragione, senza una approfondita analisi, calpestando la volontà sottoscritta dei Sindaci della Piana.

PBC SI APPELLA AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CITTÀ DEGLI ULIVI AVV. GIUSEPPE RUGOLO, AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI EX ASL 10 AVV. DOMENICO CERAVOLO ED AI LAVORATORI PORTUALI DI GIOIA TAURO AFFINCHÈ - PRESO ATTO E COSCIENZA DI DECISIONI CHE SI RIPERCUOTERANNO A LORO DANNO A VITA - SI FACCIA FRONTE COMUNE PER FERMARE SUL NASCERE COMPORTAMENTI E SCELTE ANTIDEMOCRATICHE ED INCOMPRENSIBILI CHE METTERANNO A RISCHIO LA SALUTE DEGLI STESSI LAVORATORI E DEI 180.000 CITTADINI DELLA PIANA, INVITANDOLI A VOLER INDIRE UNA RIUNIONE APPOSITA NELLA QUALE DISCUTERE LE PROBLEMATICHE SOLLEVATE, SIN D’ORA TROVERANNO PBC AL LORO FIANCO.

Il coordinamento di PBC Gioia Tauro arch. Iacopo Rizzo

Il coordinamento di PBC Regione Calabria avv. Renato Bellofiore