11 agosto 2008

Da "Gazzetta del Sud" del giorno 11 agosto 2008




Gioia Tauro Bellofiore e il Pd contro l'orientamento regionale
Ospedale della Piana appelli per respingere il tentativo di "scippo"
«Si tenta di penalizzare una città al cui porto è affidata la causa del riscatto dell'intera Calabria»

Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO
Secondo il coordinatore regionale del movimento "per il bene comune", Renato Bellofiore, «la questione della realizzazione dell'ospedale unico della Piana è entrata in una fase molto delicata a causa di un orientamento "anomalo" della Regione che invece di prendere atto della volontà già espressa in una riunione ufficiale ed in maniera democratica dal Comitato dei sindaci della Piana, si è preso l'incarico di "ribaltare" il risultato. E lo sta facendo mandando sul territorio il prefetto Giuseppe Zannini per sponsorizzare l'area "cara" alla Regione Calabria e che, stando a quanto si rileva dalla stampa, avrebbe già fatto un buon lavoro «essendosi indebolite le contestazioni di alcuni sindaci».
«La Regione – secondo Bellofiore – si è complicata la vita che i sindaci in rappresentanza di 160 mila abitanti su 180 mila si erano adoperati a semplicarle. Ma da qui emerge sempre più chiara l'intenzione di penalizzare una città come Gioia Tauro che ha dato e sta dando tutto alla causa del riscatto calabrese con il Porto (che dovrà risolvere i problemi del federalismo fiscale per l'intera regione) e l'area industriale, assorbendo nella sua area depuratori, termovalorizzatori, discariche etc., respinti da tutta la Calabria. E, nella fattispecie, non si penalizza solo Gioia Tauro a cui viene (mal)tolto con un atto d'imperio un ospedale situato in luogo altamente fruibile e in condizioni di essere doppiato e triplicato (non manca certo il terreno), ma è molto grave che non si pensa alle diverse migliaia di lavoratori che operano ad alto rischio nel quadrilatero Rosarno-San Ferdinando-Gioia Tauro e Gioia TauroPorto-Rizziconi. Qui, invece – secondo Bellofiore – per assicurare un orticello e assecondare un'incomprensibile aspirazione campanilistica, si è arrivati all'assurdo di non far mai funzionare negli anni passati e ora di chiudere l'unico ospedale che doveva essere altamente funzionale e funzionante».
«Dalla riunione presieduta dal prefetto Zannini nella qualità di soggetto attuatore nominato dalla Giunta regionale per la costruzione dell'Ospedale unico della Piana alla quale, erano presenti anche i sindaci del comprensorio – fanno invece rilevare in un comunicato stampa i due referenti del Pd Cosimo Altomonte e Nunzio Candido (che hanno chiesto anche l'aiuto di Veltroni) – è emersa la volontà di edificare la struttura in un area ricadente nel Comune di Palmi. Si cerca di annullare la precedente decisione e, nello specifico, la volontà dell'allora assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro la quale aveva stabilito che questo presidio ospedaliero fosse ubicato tra Gioia Tauro e Cannavà, senza dimenticare la determinazione a suo tempo condivisa e votata democraticamente da ben 24 primi cittadini su 33. Pertanto – concludono Altomonte e Candido – ci rivolgiamo al presidente della Conferenza dei sindaci, Domenico Ceravolo affinché convochi nel più breve tempo possibile una riunione alla quale, oltre ai sindaci coinvolga le forze politiche, le organizzazioni sindacali, la chiesa, gli imprenditori, l'associazionismo e gli abitanti del di Gioia Tauro al fine da discutere sulle iniziative da intraprendere».