16 luglio 2009

Documento dell'associazione "Cittadinanza Democratica" A Gioia Tauro più di cento precari da stabilizzare. Da Bellofiore e Rizzo appello al Comune

Da Gazzetta del Sud del 16 luglio 2009 di Vincenzo Toscano
GIOIA TAURO

"Cittadinanza Democratica"
, la nuova associazione costituita proprio da qualche giorno «per la rinascita della politica attiva a Gioia», rappresentata dai referenti Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo, ha varato una serie di iniziative.
A tal fine, ha inviato una lettera ai tre commissari straordinari che guidano il comune di Gioia Tauro, con la quale hanno chiesto di poter avere «con urgenza copia della pianta organica del Comune» e nel contempo li invitano «con la massima urgenza a indirizzare alla Regione Calabria, Dipartimento 10, Lavoro, politiche per la famiglia, formazione professionale, cooperazione e volontariato, una specifica domanda affinché il Comune di Gioia Tauro venga ammesso a godere dei benefici previsti per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, da tempo alle dipendenze dell'amministrazione».
La richiesta dei due referenti è preceduta da una lunga premessa, nella quale Bellofiore e Rizzo, tra l'altro, rilevano «che all'interno del Comune di Gioia Tauro vi sono 116 lavoratori socialmente utili e 8 lavoratori di pubblica utilità, che svolgono lavori in settori importanti, e sono ormai da decenni al servizio della comunità»: «Per un corretto esame della questione riguardante Lsu ed Lpu si ritiene partire dalla conoscenza della pianta organica del personale del Comune di Gioia Tauro».
I due referenti, prima di formulare la richiesta riportata in apertura, hanno, infine, «considerato che ad oggi i lavoratori impiegati sarebbero meno rispetto a quelli previsti nella pianta organica con evidente aumento, tra l'altro, del carico di lavoro per i lavoratori stessi; se così fosse sarebbe opportuno completare la pianta organica con la stabilizzazione dei lavoratori LSU ed LPU oltre a compensare economicamente questo disagio dovuto all'aumento del carico lavorativo di ogni singolo dipendente così come previsto dalla legge».