27 giugno 2009
25 giugno 2009
22 giugno 2009
20 giugno 2009
LA LISTA “PBC” CALA IL TRIS RIGASSIFICATOR E ARRIVA IL COMITATO CONTRO L’IMPIANTO

5 giugno 2009
LUNGOMARE DI GIOIA TAURO SEMBRA TERRA DI NESSUNO

riceviamo e pubblichiamo
di Pasquale Patamia (indipendente) 5/06/2009.
GIOIA TAURO - La bella stagione sta per iniziare e già le premesse vi sono tutte e… c’è da scommettere che senza l’adozione di opportuni provvedimenti, anche quest’anno sul lungomare ci sarà l’“Ambaradan”, ovvero il caos.” Questo bellissimo Belvedere sul mare, che molti ci invidiano e che i gioiesi dovrebbero guardarsi bene dal deturparlo ed inquinarlo, perché un luogo deputato più ad essere un’oasi, dove concedersi delle rilassanti passeggiate a piedi per prender una sana boccata d’aria di mare, piuttosto che “bombardarlo” e soffocarlo con i gas di scarico delle macchine e dei motorini che, in nome del beato consumismo ci si ostina ad usare sempre di più. Centinaia di auto incolonnate, la sera: serpeggiano, sfilano a rilento nei due sensi di marcia, intasano,sommergono tutto pur di doppiare un paio di volte la rotonda senza che vi sia un valido quanto comprensibile motivo. Nessuno alza un dito. Nessuno sente il dovere civico e morale di attuare un piano che preveda la regolamentazione o, al meglio l’interdizione del traffico veicolare per rendere più vivibile ed impedire che il disordine, la confusione, il pericolo regnino sovrani in questo tratto di strada. Eppure è deprimente lo “spettacolo”: mamme con passeggini e pedoni costretti a funamboliche gimcane tra le interminabili code di autovetture per non essere investite dai motorini che sbucano dappertutto zigzagando per guadagnare pochi metri; clacson strombazzanti, macchine impunemente parcheggiate in doppia fila o sui marciapiedi con conseguente restringimento delle carreggiate e degli spazi pedonali; scivoli per i disabili sistematicamente ostruiti,massicce emissioni di gas e polveri sottili che ovviamente vanno a finire nei nostri polmoni,rumore, smog , inquinamento acustico, mancanza di educazione e pure di senso civico. In poche parole il caos. Ma qualcuno mi spiega come farebbe un mezzo di soccorso a passare in mezzo a quei serpentoni di veicoli, nel malaugurato caso di un qualsiasi incidente? Sembra una terra di nessuno dove, non vige nessun tipo di gestione e vigilanza del traffico, ovviamente, dei vigili urbani, nemmeno l’ombra.
Ancora una volta, ci auguriamo che chi di competenza si impegni a prevenire i problemi e non semplicemente a guardali e/o a subirli.
4 giugno 2009
GIOIA TAURO LO RENDONO NOTO BELLOFIORE E RIZZO "PER IL BENE COMUNE" "GIOVANNI XXIII", RIPRESA L'ATTIVITÀ DELLA CHIRURGIA

GIOIA TAURO
«Tornano i medici nell’ospedale di Gioia» Bellofiore e Rizzo (Pbc) sono soddisfatti per le nuove disposizioni dell’Asp 5 di Reggio Calabria
3 giugno 2009
GIOIA TAURO LO RENDE NOTO "PER IL BENE COMUNE" "GIOVANNI XXIII", RIPRESA L'ATTIVITÀ DELLA CHIRURGIA.

Da Gazzetta del Sud del 3.6.09 di
GIOIA TAURO
Il reparto di Chirurgia del "Giovanni XXIII" ha "ritrovato" i suoi medici ed ha ripreso a dare risposte concrete al vastissimo bacino d'utenza che comprende le diverse migliaia di lavoratori ad alto rischio della adiacente "polveriera" portuale ed industriale.
Ne dà notizia, con un comunicato, la lista civica nazionale "Per il bene comune", che in questa durissima battaglia iniziata nell'ottobre scorso - quando l'acqua piovana si è infiltrata nei reparti di Cardiologia e Chirurgia - ha svolto una parte predominante in primo luogo per la riapertura del reparto che nel frattempo aveva messo "radici" a Scilla, e poi per il rientro in sede del personale medico la cui insufficienza, alla riapertura, aveva indotto il direttore di Chirurgia a proporre all'Asp la "chiusura bis" del reparto.
Dopo aver plaudito all'evento «perché finalmente – scrivono il coordinatore regionale Renato Bellofiore e il coordinatore locale Iacopo Rizzo – si apprende con grande soddisfazione che da circa una settimana sono stati fatti rientrare i medici chirurghi al "Giovanni XXIII"; perché l'Asp
Ad avviso dei due esponenti del Pbc «occorre ora procedere nella direzione intrapresa, potenziando e rendendo efficienti sia il "Giovanni XXIII" che l'ospedale di Polistena, in attesa che tutte queste strutture vengano "messe a riposo" e si realizzi l'ospedale unico della Piana, unica soluzione in grado di dare una risposta seria al problema della malasanità. Evitando i pellegrinaggi dei malati da un nosocomio all'altro, evitando le continue lotte di campanile tra i vari paesi, con politici e medici locali arroccati a difesa di orticelli malandati, evitando tra l'altro continui sprechi».
Per l'avv. Bellofiore e l'arch. Rizzo «non si può più difendere questo sistema di malasanità, né si può farlo costruendo ad arte documenti venuti fuori da fantomatiche riunioni di sindaci come ultimamente - seguendo una nuova moda - si cerca strumentalmente di fare a scopi campanilistici. In particolare e nello specifico ci riferiamo ad una riunione informale di sindaci dell'associazione "Città degli ulivi" che sarebbe avvenuta nella sala consiliare del Comune di Palmi il 22 aprile scorso e in seguito alla quale sarebbe stata poi redatta una proposta di riassetto sanitario per l'intera Piana di Gioia Tauro».
In merito, Bellofiore e Rizzo specificano nel comunicato diramato alla stampa che «nessuna convocazione in merito a questa specifica riunione è stata mai inviata al Comune di Gioia Tauro, né a numerosi altri Comuni della Piana, anzi ci risulta che i sindaci presenti in tale occasione si contassero sulle dita di una mano. E ricordiamo che il 3 ottobre 2007, 24 sindaci su 28 votarono democraticamente per un ospedale unico da realizzare al centro della Piana, mettendo da parte ogni forma di campanilismo. Purtroppo, ancora c'è qualche politico che pensa che di questa delibera dei sindaci basti non parlarne più per essere disattesa, dimostrando una strana concezione della democrazia».