
31 dicembre 2009
VOLONTARI ALL'OPERA, PRANZO NATALIZIO SOLIDALE INSIEME AI MIGRANTI PARTECIPAZIONE ANCHE DI CITTADINANZA DEMOCRATICA.

17 dicembre 2009
L’ALLARME DI CITTADINANZA DEMOCRATICA: «SERVONO INTERVENTI URGENTI» RESI NOTI I RISULTATI DELLA PROTEZIONE CIVILE: STATO DI DEGRADO E PERICOLO

Da Il Quotidiano della Calabria del 17.12.09 di ALBERTO PETRELLI
GIOIA TAURO - La situazione del Budello preoccupa Cittadinanza Democratica. In una nota stampa rilasciata ieri, i coordinatori del movimento gioiese Bellofiore e Rizzo, rendono noto il risultato del sopralluogo effettuato agli inizi di dicembre dalla Protezione Civile di Reggio Calabria. Il sopralluogo ha portato alla luce lo stato di profondo degrado nel quale versa il torrente che costeggia Gioia Tauro e che più di una volta, negli scorsi anni, è esondato, allagando le abitazioni costruite a ridosso dell'argine del Budello. «Durante il sopralluogo citato,
TORRENTE BUDELLO, A SEGUITO DELLE SEGNALAZIONI DI CITTADINANZA DEMOCRATICA LA PROTEZIONE CIVILE DA INDICAZIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA

GIOIA TAURO
A seguito delle segnalazioni dei coordinatori di Cittadinanza Democratica Renato Bellofiore e Iacopo Rizzo sulla situazione di pericolo degli abitanti del rione Vallamena, la Protezione Civile è prontamente intervenuta e, dopo una scrupolosa ricognizione, ha inviato agli organi competenti, a cominciare dalla commissione straordinaria che regge il Comune, precise prescrizioni da effettuare a tutela della pubblica incolumità.
Appena qualche mese addietro, Cittadinanza Democratica segnalava alla commissione straordinaria e alla Protezione civile il serio pericolo di esondazione del fiume Budello, anche per la mancata opera di bonifica. Quindi, l'1 dicembre scorso la Protezione civile di Reggio, insieme a personale dell'Ufficio tecnico comunale, ispezionava il fiume Budello e, preso atto della gravità della situazione, indirizzava un rapporto alla Commissione straordinaria invitandola ad adottare immediatamente ogni provvedimento necessario a tutela dell'incolumità pubblica. L'atto veniva trasmesso anche alla Provincia, settore demanio, a Cittadinanza Democratica e al prefetto.
Durante il sopralluogo la Protezione civile constatava l'effettivo stato di degrado e pericolosità del torrente Budello che in condizioni di normale piovosità, scrive la Protezione civile, presenta criticità idraulica a causa della difficoltà del normale deflusso delle acque, con un punto situato tra il ponte sulla statale e più a valle il ponte "Tre Palmenti" e precisamente nel tratto densamente urbanizzato, ove è ubicato il rione Vallamena. Constatava inoltre che in questo tratto vi è una strozzatura che già di per sé non garantisce il normale scorrimento e nel tratto a monte il torrente si presenta fìtto di vegetazione spontanea che se trascinata dalla piena può intasare i tombini posti a valle con pericolo di esondazione per le circostanti zone urbanizzate. Ad aggravare la situazione, il dissesto strutturale di una parte del muro d'argine (foto) in prossimità dell'ultimo tombino nei pressi della strada "Tre Palmenti".
Per tutto ciò, secondo la Protezione civile, si rende necessario ed urgente, da parte dell'ente competente, la sistemazione idraulica dell'asta fluviale nel tratto a monte dei tombini, la pulizia e la scolmatura fino alla foce del torrente Budello, nonché il rifacimento dell'argine dissestato, l'innalzamento degli argini laddove necessario, la costituzione di barriere protettive e delle spallette dei ponti.
15 dicembre 2009
Cittadinanza Democratica Nardi: Ospedale nuovo della Piana presentato ricorso al TAR adesso «si attende con serenità e fiducia l'esame nel merito»
La querelle sull'ospedale unico della Piana non si placa e continua a tenere desta l'attenzione di quanti continuano a preoccuparsi dei problemi legati alla sanità nel comprensorio taurense.
Di recente da parte del Comitato pro ospedale unico è stato presentato un ricorso, con il quale si chiede l'annullamento di tutta la procedura poiché viziata da una serie di gravissime irregolarità. E il Tar di Reggio Calabria, che ha accolto il ricorso, si è pronunciato fissando una prossima udienza per entrare nel merito dello stesso.
Il portavoce ufficiale di Cittadinanza Democratica - che figura tra i ricorrenti - Salvatore Nardi, ha diramato al riguardo una lunga nota nella quale tra l'altro ricorda che «l'Azienda sanitaria provinciale n. 5 è guidata da rappresentanti del ministero della Difesa e dell'Interno, i quali, unitamente al ministero di Grazie e Giustizia, dovrebbero essere i garanti della democrazia. Ma la stessa Asp, con il semplice consenso di quattro sindaci, che non rappresentano neanche il 20% della popolazione pianigiana, sta arrecando gravissimi danni alla già precaria situazione sanitaria del comprensorio».
«Per quanto riguarda il terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo ospedale – continua Nardi – non c'è una delibera di cessione ma esiste soltanto un documento, a firma dell'assessore provinciale al patrimonio, che parla di disponibilità dell'area (terreni destinati all'Istituto Agrario di Palmi ndc) sulla quale far sorgere l'ospedale, non più "unico" ma semplicemente "nuovo". Tale area, comunque, rimarrebbe vincolata per legge alla Provincia poichè, trattandosi di bene ricevuto in donazione, dello stesso non può essere variata la destinazione d'uso. Scuola è, lautamente finanziata dalla Provincia – prosegue la nota – e scuola rimane. Ma nonostante ciò i vertici dell'Asp reggina hanno sperperato denaro pubblico facendo redigere un progetto che, secondo informazioni in possesso di Cittadinanza democratica, è stato già regolarmente pagato. E questo – osserva l'esponente politico di Gioia Tauro – ricorda il famoso film dell'indimenticabile Totò che vendeva una famosa fontana di Roma pur non essendone proprietario».
A parere di Nardi, dunque, «il problema del nuovo ospedale resta in piedi in tutta la sua portata mentre si tenta di negare ai cittadini della Piana, da parte degli uomini delle istituzioni, la soluzione del problema legato al policlinico della Piana che va costruito in zona baricentrica così come stabilito a suo tempo a larghissima maggioranza (24 primi cittadini su 28) dall'assemblea dei sindaci che rifiutano i due mezzi ospedali uno dei quali, per intenderci quello di Polistena, che oltre ai tanti problemi che denunzia non dispone della documentazione relativa al rischio sismico che non è cosa da poco tenendo conto dell'alto grado di sismicità delle nostre zone».
«Cittadinanza Democratica – conclude il portavoce Nardi – così come gli altri presentatori del ricorso al Tribunale amministrativo regionale, attende con serenità e fiducia l'esame nel merito e resta pronta a continuare la sua battaglia sul problema ospedale, che viene soprattutto considerato un fatto di giustizia e di legalità oltre che di ripristino della buona sanità sul territorio».