17 febbraio 2010

ISTITUTO TECNICO A INDIRIZZO NAUTICO GIOIA SI CANDIDA AD OSPITARLO


Da Gazzetta del sud del 17 febbraio 2010 di Gioacchino Saccà

Salvatore Nardi (CD) però avverte: potrebbe essere “dirottato” a Palmi
GIOIA TAURO
Un Istituto tecnico a indirizzo nautico da allocare nella Piana? Il Ministero per l’Istruzione non ha ancora deciso se e quando poter dare il via a questo progetto ma sul fatto è già polemica.
La naturale candidata ad accogliere questa nuova scuola non può non essere Gioia Tauro: l’affermazione arriva dal portavoce di Cittadinanza Democratica, Salvatore Nardi, che interviene dopo la notizia ventilata da qualche organo di stampa secondo cui il nascente Istituto nautico potrebbe essere “dirottato” provvisoriamente a Palmi.
«Cosa significa “provvisoriamente” – si chiede e domanda Nardi – e perchè l’Istituto, se a Roma si dovesse decidere di farlo nascere, non dovrebbe e non potrebbe aprire battenti e cominciare a funzionare proprio a Gioia Tauro? La nostra città ha pagato sempre lo scotto per cose negative. Prima il sogno industriale, svanito nel nulla; poi la centrale a carbone che avrebbe causato gravi danni con i problemi connessi dell’inceneritore; poi l’illusione del porto con una ricaduta economica nulla e occupazionale minima. Colpe gravi connesse ad un vero e proprio sfascio del quale Regione e Provincia hanno le loro responsabilità perchè della nostra Gioia Tauro non hanno mai preso le difese, così come sono imputabili anche a quanti hanno direttamente governato la nostra città negli ultimi quindici anni, un periodo storico durante il quale sono stati installati inceneritori, depuratori, discariche diverse e altri impianti nocivi: una realtà che fa a pugni con i sette chilometri di litorale persi per fare posto al porto, con le migliaia di ettari di terreno destinati alla grande area industriale, mai decollata, che ospitavano molte aziende agricole presso le quali lavorava tanta e tanta gente».
«Insomma Gioia Tauro ha dato – sostiene il portavoce di Cittadinanza Democratica – e non ha ricevuto niente: ha dato vite umane (il riferimento è a Vincenzo Gentile e Luigi Joculano), ha perso lavoro e lavoratori e quello che doveva essere il suo decollo è stato invece il suo tracollo. Ora, continuando sulla strada dell’accaparramento per quanto riguarda uffici pubblici, sanità pubblica e scuole, arriva l’ultima proposta: dirottare provvisoriamente a Palmi il nascente Istituto tecnico nautico. La proposta non meraviglia – sottolinea Nardi – anche se c’è da restare increduli e perplessi: “meglio Palmi perchè vicina al porto di Gioia Tauro” (la motivazione ventilata) e perchè invece non a Gioia Tauro, al quartiere Marina, che è la vera città del porto?»
«È questa la risposta di Cittadinanza Democratica che è pronta a dare battaglia ricordando tutte le prerogative e la posizione strategica di una città servita da autostrada, strade nazionali, ferrovie, che fino ad ora ha rappresentato il cuore economico della provincia di Reggio Calabria della quale vuole continuare a far parte anche se – conclude Salvatore Nardi – i politici reggini e la stessa Amministrazione provinciale per questa città in questi ultimi decenni hanno fatto proprio poco o niente».